Garbin affronta una malattia rara senza paura di morire - avvisatore.it
La capitana della Nazionale italiana femminile di tennis, Tathiana Garbin, ha trascorso un Natale diverso dagli altri. Dopo aver ricevuto una seconda diagnosi di tumore, è stata sottoposta a un altro intervento chirurgico e sta attualmente affrontando un percorso di cure. In un’intervista al Corriere della Sera, ha mostrato determinazione, coraggio e la volontà di non arrendersi, proprio come faceva in campo.
Durante le festività, Tathiana ha dovuto prendere massime precauzioni a causa della sua condizione di salute. Ha trascorso il Natale con la sua famiglia e la sua moglie Ylenia, che è sempre stata al suo fianco nei momenti più difficili. Tathiana ha dichiarato: “È come se, finito un match durissimo e data la mano all’avversaria, l’arbitro fosse venuto a chiamarmi sotto la doccia: Tati, sei ancora 5-5 al terzo set, devi tornare in campo. Che fai? Accetti oppure rischi di perdere la partita”.
Tathiana è stata dimessa dall’Ospedale Cisanello di Pisa poco prima di Natale, dopo aver affrontato settimane difficili e un percorso doloroso. Nonostante le difficoltà, è riuscita a superare le complicazioni senza la necessità di un terzo intervento chirurgico. La sua determinazione da atleta ha sicuramente contribuito alla sua resilienza. Tathiana ha affermato: “È una vita che mi preparo per una sfida così grande. Ma le sfide non le scegliamo, arrivano: bisogna essere pronti ad affrontarle”.
Durante il suo percorso di guarigione, Tathiana si è aggrappata alla positività che ha sempre insegnato. Ha utilizzato la mindfulness e la respirazione consapevole per trovare la forza interiore necessaria. Ha anche trovato ispirazione guardando le immagini delle sue giocatrici in campo. Tathiana ha condiviso la sua esperienza per aiutare gli altri e ha ricevuto numerosi messaggi di sostegno. Ha sottolineato l’importanza di comunicare la malattia e di tendere la mano per ricevere aiuto.
La sua battaglia contro il tumore ha sicuramente cambiato Tathiana, ma non necessariamente in peggio. Ha scoperto una forza interiore che non sapeva di possedere e si sente più resiliente di quanto avesse mai immaginato. Ha imparato a non dare importanza alle cose futili e a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo. Tathiana ha concluso dicendo: “Questa avventura mi ha insegnato che se cadi è perché per terra c’è qualcosa che va raccolto”.
Un progetto innovativo per promuovere l’invecchiamento attivo e il benessere emotivo È partito a San…
Dal 3 al 5 luglio 2025, tre giornate di spettacolo, cultura e talento per celebrare…
Dal 4 al 6 luglio eventi, ospiti illustri e sapori locali per valorizzare il cuore…
Alla Camera dei Deputati il congresso promosso dal prof. Alberto Alexandre fa il punto sulle…
La missione ospitaliera dell’Ordine di Sant’Elena Imperatrice continua: nella Basilica di Santa Maria in Montesanto,…
C'è una domanda che rimbalza nella testa di molti, ogni giorno: "Cosa mangio stasera?"Tra lavoro,…