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Genitori eco-friendly: vivere a impatto zero con un neonato

Come risparmiare e ridurre l’impatto ambientale del neonato in arrivo?

Un confronto tra spese e risparmi

Secondo le stime di Federconsumatori, il primo anno di vita di un bambino può costare ai genitori fino a circa 17.000 €, un valore più alto dell’8% rispetto a soli due anni fa. Tuttavia, esistono famiglie che riescono a spendere molto meno, fino al 95% in meno, adottando uno stile di vita “green”. Lisa Casali, scienziata ambientale e autrice del libro “Genitori green e bambini felici. Manuale per vivere a impatto zero con un bebè (risparmiando)”, spiega come è possibile ridurre le spese e l’impatto ambientale.

Strategie pratiche per risparmiare e proteggere l’ambiente

Per risparmiare e ridurre l’impatto ambientale del neonato, Casali consiglia di fare una lista di ciò che è veramente necessario acquistare e di evitare negozi che vendono prodotti superflui. Inoltre, suggerisce di considerare l’acquisto di prodotti usati, partecipare a gruppi di acquisti collettivi e sfruttare le offerte online. Casali offre anche consigli dettagliati su come risparmiare durante la gravidanza e il primo anno di vita del bambino.

Cosa serve veramente alla neomamma?

Casali sottolinea l’importanza di chiedere aiuto per le faccende domestiche e la cucina, in modo da potersi dedicare completamente al neonato e riposare. Inoltre, consiglia di considerare l’assistenza psicologica, se necessaria, e di partecipare a gruppi di sostegno per le neomamme. Casali elenca anche una serie di prodotti che è possibile evitare di acquistare, come quelli per la sterilizzazione, sottolineando che l’igiene normale è sufficiente per la maggior parte degli oggetti utilizzati per il neonato.

Il pre-svezzamento e la riduzione degli sprechi

Casali evidenzia che l’allattamento al seno è la scelta più economica e sostenibile per il neonato. Inoltre, sottolinea che il pre-svezzamento può essere accompagnato da una lunga lista di prodotti e accessori non sempre necessari. Tra gli acquisti inutili, cita i “baby food” confezionati, i bavaglini usa e getta e i seggiolini da agganciare alla tavola. Casali invita i genitori a riflettere su ciò che è veramente indispensabile, anche in termini di riduzione dei rifiuti.

In conclusione, risparmiare e ridurre l’impatto ambientale del neonato è possibile adottando uno stile di vita “green” e facendo scelte consapevoli. Seguendo i consigli di Lisa Casali e adottando strategie pratiche, i genitori possono risparmiare notevolmente e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.

Redazione

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