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Giorno del Ricordo: Teologo che supera contrasti per creare concordia

Don Ettore Malnati ricorda le tragedie dell’Istria e della Dalmazia durante la seconda guerra mondiale

Il teologo don Ettore Malnati ha voluto ricordare le tragedie che hanno colpito l’Istria e la Dalmazia durante l’ultima fase della seconda guerra mondiale e il periodo successivo. Circa 350.000 persone sono fuggite da quelle terre per raggiungere l’Italia, dove sono state distribuite in vari campi profughi o da dove sono emigrate verso altri Paesi come l’Australia, l’Argentina e il Canada. Don Malnati ha vissuto queste esperienze in prima persona.

I Presidenti d’Italia e Slovenia testimoniano la tragedia delle foibe

Il teologo sottolinea l’importanza di superare le contraddizioni e i contrasti a favore di rapporti sereni e di pace. Questo concetto è stato sottolineato dai Presidenti d’Italia e Slovenia, che hanno voluto commemorare la crudele tragedia delle foibe. Questo evento ha segnato i popoli della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, sia di etnia italiana che slovena e croata. Don Malnati ricorda i tre martiri beati don Francesco Bonifacio, il giovane Lojze Grozde e don Miroslav Bulesich, che testimoniano l’impatto di questa tragedia.

La Resistenza e i campi profughi

Don Malnati ripercorre i giorni dell’occupazione tedesca nel 1943 della Venezia Giulia e del litorale adriatico, descrivendo il regime di terrore instaurato e i gruppi di oppositori al nazi-fascismo che si sono formati, come le formazioni partigiane composte da uomini e donne con sentimenti democratici o comunisti. La Venezia Giulia è stata un terreno di scontro, con la presenza della Risiera, delle foibe e delle deportazioni da parte dell’OZNA. Successivamente, le persone sono state ospitate in precari campi profughi, costituiti da grandi stanzoni separati da coperte. L’Opera Profughi, guidata dal vescovo Santin, ha svolto un’intensa attività per fornire generi alimentari e supporto spirituale attraverso la Caritas americana e l’opera d’assistenza pontificia.

Questo Giorno del Ricordo ci offre l’opportunità di superare le contraddizioni e di costruire un presente e un futuro basato sulla concordia, sulla libertà e sulla fedeltà ai valori che rappresentano la nostra identità culturale, sociale e religiosa.

Redazione

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