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Google pagherà 700 milioni di dollari per violazione della privacy

Google accetta di pagare 700 milioni di dollari per risolvere una causa di concorrenza

Google ha accettato di versare 700 milioni di dollari per risolvere una causa intentata da un gruppo di stati americani per problemi di concorrenza legati al suo App Store Android. L’accordo è stato raggiunto con i procuratori generali dei diversi Stati a settembre scorso, ma solo ora sono stati resi noti i dettagli dell’accordo.

Cambiamenti nel funzionamento di Android e nel Play Store

Come parte dell’accordo, Google apporterà modifiche al funzionamento del sistema Android e consentirà una maggiore concorrenza nel suo app store Play. Inoltre, Google verserà 630 milioni di dollari in un fondo di compensazione per i consumatori e 70 milioni di dollari in un fondo per gli Stati.

Maggiore flessibilità per gli sviluppatori

L’accordo richiede che Google offra a tutti gli sviluppatori, inclusi quelli di giochi, la possibilità di aggiungere sistemi di fatturazione in-app alternativi per almeno cinque anni. Wilson White, vicepresidente degli affari governativi di Google, ha dichiarato: “Android e Google Play si sono continuamente evoluti per fornire maggiore flessibilità e scelta in risposta al feedback di sviluppatori e regolatori, nonché all’intensa concorrenza di Apple e degli app store nell’ecosistema Android aperto. Lo abbiamo dimostrato nel recente processo e siamo rimasti delusi dal fatto che il verdetto non abbia riconosciuto la scelta e la concorrenza consentite dalle nostre piattaforme.”

Google perde una causa antitrust correlata

La scorsa settimana, Google ha perso una causa antitrust correlata intentata da Epic Games, produttore del popolare videogioco Fortnite, riguardo al suo App Store Android. Una giuria federale in California ha stabilito che l’app store Android di Google violava le leggi antitrust ed era illegalmente protetto dalla concorrenza nel mercato delle app Android per assicurarsi miliardi di dollari di profitti dal suo Play Store.

Commissioni eccessive sul Play Store

Google è stata anche accusata di riscuotere commissioni eccessive sugli acquisti digitali sul suo Play Store, impedendo metodi di pagamento alternativi che potrebbero offrire commissioni più basse. L’accordo raggiunto con i procuratori generali degli Stati prevede che Google consenta l’uso di sistemi di fatturazione in-app alternativi per gli sviluppatori per cinque anni, al fine di promuovere una maggiore concorrenza nel settore.

In conclusione, Google ha accettato di pagare 700 milioni di dollari per risolvere una causa di concorrenza legata al suo App Store Android. L’accordo prevede anche modifiche al funzionamento di Android e al Play Store per consentire una maggiore concorrenza. Questo accordo arriva dopo la recente sconfitta di Google in una causa antitrust correlata intentata da Epic Games.

Redazione

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