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Grande incendio nell’ex base NATO di Baia Verde mette a rischio l’Oasi dei Variconi a Castel Volturno

Un vasto e preoccupante incendio ha colpito nel primo pomeriggio di ieri l’area dell’ex base NATO di Baia Verde, a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Le fiamme, alimentate da un forte vento, si sono propagate rapidamente, minacciando gravemente l’adiacente Oasi dei Variconi. Questo speciale habitat, riconosciuto a livello internazionale, è parte di un progetto di ripristino ambientale sostenuto da WWF Italia, che lavora da anni per riqualificare e valorizzare la biodiversità del luogo. Il rogo ha suscitato preoccupazione tra le autorità e le organizzazioni ambientaliste, che temono per la conservazione di un ecosistema di grande importanza.

L’intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile

Le fiamme hanno avuto origine con una rapidità preoccupante e si sono propagate nell’area della ex base militare, distruggendo rapidamente la macchia mediterranea rigenerata negli anni di abbandono. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, che hanno mobilitato diverse squadre per cercare di contenere il rogo. Nonostante i loro sforzi, il vento favorevole alle fiamme ha reso assai difficile il controllo della situazione, estendendo il rogo e mettendo in serio pericolo l’integrità dell’Oasi.

L’Oasi dei Variconi è un luogo di eccezionale biodiversità, tutelato come Riserva Naturale Regionale e riconosciuto come Zona Umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Gli specialisti del settore ambientale e i membri del WWF hanno sottolineato l’importanza di questo habitat, che gioca un ruolo cruciale non solo nella conservazione di diverse specie animali e vegetali, ma anche nella regolazione climatica e nella protezione del territorio da eventi naturali avversi.

Il supporto immediato da parte dei Vigili del Fuoco ha incluso l’utilizzo di mezzi aerei per il rilascio di acqua dall’alto, mentre le squadre a terra hanno fatto il possibile per contenere le fiamme e limitare i danni. Tuttavia, l’estensione del rogo ha reso queste operazioni più complesse e lunghe. La situazione ha destato grande preoccupazione tra gli ambientalisti e la comunità locale, che temono per la perdita di un patrimonio naturale di grande valore.

Le dichiarazioni di Raffaele Lauria del WWF Italia

Raffaele Lauria, delegato per la Campania di WWF Italia, ha espresso la sua grave preoccupazione per le conseguenze devastanti che questo incendio potrebbe avere sulla già fragile biodiversità dell’Oasi dei Variconi. Secondo Lauria, “le fiamme stanno distruggendo anni di ripristino e riqualificazione ambientale,” riferendosi a un lungo e difficile lavoro portato avanti dall’organizzazione, che ha a cuore la salvaguardia del patrimonio naturale. Il progetto sostenuto dal WWF prevede, tra le altre cose, la creazione di sentieri didattici e attività di sensibilizzazione rivolta alla comunità locale, che punta a promuovere l’importanza della conservazione del luogo.

Lauria ha inoltre fatto un appello alle autorità competenti a intensificare i controlli e le operazioni per prevenire eventi simili in futuro. Ha sottolineato la necessità di aumentare le risorse destinate sia alla lotta contro gli incendi boschivi sia alla protezione delle aree naturali, che sono sempre più minacciate da fattori umani e climatici. Infine, ha espresso fiducia nell’operato della magistratura e delle forze di polizia, affinché vengano identificati i responsabili di questo atto e che vengano adottate le misure necessarie per garantire la sicurezza dell’ambiente.

Queste dichiarazioni evidenziano non solo l’urgenza della situazione attuale, ma anche la necessità di un impegno collettivo a lungo termine per la difesa e la valorizzazione del territorio. Il WWF e altre associazioni fanno appello alla comunità per un maggiore rispetto e protezione dell’ambiente, in vista delle sfide sempre più pressanti che il pianeta si trova a fronteggiare.

Luisa Pizzardi

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