Grave incidente in montagna per un alpinista bresciano: trasportato d'urgenza all'ospedale Morelli - Occhioche.it
Un uomo di 45 anni, originario della provincia di Brescia, è stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Morelli di Sondalo a seguito di un incidente avvenuto oggi, intorno alle 10:30, sul Pizzo Tresero, nel comune di Valfurva, in Valtellina. L’episodio ha richiamato l’attenzione dei soccorritori e sollevato preoccupazioni sulla sicurezza degli alpinisti in alta quota.
L’incidente è avvenuto mentre l’alpinista stava tentando di raggiungere la cresta del Pizzo Tresero, situato a oltre 3.000 metri di altitudine. Era partito dal bivacco Seveso, un punto di sosta molto frequentato da escursionisti e alpinisti, nel tentativo di scalare la montagna. Durante la salita, per ragioni ancora da chiarire, l’uomo ha perso l’equilibrio ed è caduto, riportando numerosi traumi di varia gravità.
Immediatamente dopo la caduta, sono stati allertati i soccorritori del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Bormio, affiancati dai membri della VII Delegazione, Stazione di Valfurva. Questi ultimi hanno raggiunto il luogo dell’incidente con tempestività, attrezzati per far fronte a situazioni di emergenza in alta montagna. I soccorritori hanno svolto un’operazione complessa, caratterizzata da condizioni ambientali potenzialmente sfavorevoli, ma sono riusciti a recuperare l’alpinista, consentendo un trasporto d’urgenza presso l’ospedale.
Al momento del trasporto, l’uomo era in condizioni critiche. Una volta giunto all’ospedale Morelli di Sondalo, è stato immediatamente sottoposto a valutazioni mediche approfondite e a interventi per stabilizzare i traumi subiti. La prognosi per il 45enne è riservata, e i medici stanno monitorando attentamente la sua situazione per fornire le cure necessarie e determinare i passaggi successivi.
Questo incidente riporta in primo piano il tema della sicurezza in montagna, soprattutto per gli alpinisti, che spesso affrontano situazioni imprevedibili e rischiose. Le autorità locali e i gruppi di soccorso continuano a sottolineare l’importanza di adottare misure di precauzione adeguate, come l’uso di attrezzature corrette, la conoscenza dei percorsi e la consapevolezza delle condizioni meteorologiche.
La vicenda dell’alpinista bresciano serve non solo a sollecitare una riflessione sulla sicurezza in montagna, ma anche a mettere in evidenza l’impegno e la professionalità dei soccorritori, che ogni giorno affrontano sfide notevoli per garantire la sicurezza di chi ama l’alta quota.
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