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I Know You Want Me Tonight per Serena Rigacci & Sean Kingston

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Dopo il fortunato duetto con Alkaline feat Famous Dex in Overseas uscito in Ottobre, Serena Rigacci, da vera pop star, con I Know You Want Me Tonight in feat con Sean Kingston, cantautore e rapper giamaicano (di cui ricordiamo il grande successo di Beautiful Girl  e la collaborazione con i produttori italiani Tabagi & Ketra cantando con Giusy Ferreri il brano Amore e Capoeira), conferma la sua attitudine a sperimentare la musica internazionale Trap e Urban ma anche Pop. La giovane pisana, già finalista di XFactor Ungheria e protagonista insieme a Fiordaliso, del Musical La Sirenetta, nel ruolo di Ariel, non delude mai le aspettative sapendo proporsi in performance diverse ed emozionanti. Con I Know You Want Me Tonight con Sean Kingston ci porta in un viaggio oltreoceano dimostrando le sue qualità vocali e d’interprete. 

Serena, dopo Overseas, eccoti con un altro singolo: cosa è cambiato?

Un’ennesima esplorazione nella musica che ha il potere di portarmi ovunque sperimentando il più possibile. Non credo sia solo questione di età, ma piuttosto la mia natura curiosa che mi spinge a provare generi musicali tanto diversi. Mettermi alla prova con artisti internazionali è stimolante. In I Know You Want Me Tonight con Sean Kingston ho affrontato un genere che pur conservando i colori della musica Urban è contaminata  dal Pop  e mi piace molto. Il tema è più sentimentale, un rapporto difficoltoso ma pur sempre una storia d’amore. 

Non ti sei fermata neanche nel 2020, che ti ha visto protagonista di diverse ospitate. In questi casi hai interpretato brani come Hallelujah di Leonard Cohen o Come saprei di Giorgia. Cosa ci possiamo aspettare da te?

E’ la musica il comune denominatore della mia vita. La mia passione è tale che non ci sono limiti. Sono felice, di cantare dal vivo, com’è successo a Italia con Voi, su Rai Italia accompagnata al piano dal maestro Palatresi, sentendomi “a casa”. Sono cresciuta, avevo solo otto anni, con la canzone italiana. Ho fatto esperienze diverse, che mi hanno portata fino alla finale di XFactor Ungheria e al Musical La Sirenetta con Fiordaliso. Oggi grazie al mio produttore Andrea Fresu, mi metto alla prova oltre confine, al di là di quegli orizzonti che da casa mia, a Pisa, avrei potuto solo sognare. Quando canto, qualunque brano sia, cerco di entrarci dentro e di farlo mio.

Quanto ti manca il palco? Come vivi l’esibizione dal vivo?

Mi manca tantissimo e non vedo l’ora di potermi esibire dal vivo. Sono consapevole che per stare sul palco il talento non sia sufficiente, ma ci voglia impegno e tanto lavoro. Sono ambiziosa e determinata e grazie alla grande passione che ho per il mio lavoro, non mi stanco mai di ricercare la perfezione in tutto quello che faccio. Prima di salire sul palco, mi sento un pugile che sale sul ring. Poi quando canto, è un’esplosione di energia che poi mi lascia svuotata, sfinita. Se dovessi dire che sono agitata o che mi prende il panico, mentirei. E’ davvero adrenalina pura che ho bisogno di incanalare e liberare con la mia performance. Una sensazione che mi accompagna sempre e che fa parte di me. Sono timida e ho dovuto fare i conti con quest’aspetto del mio carattere che la musica ha “curato”. Una persona in particolare mi ha insegnato a “gestire” questo mio limite, la vocal coach che mi ha seguito a XFactor Ungheria e alla quale sarò per sempre grata.

Serena, il Festival di Sanremo per un artista come te, rimane un obiettivo importante?

Assolutamente, è innegabile che sia uno dei palchi più prestigiosi e anche per me rappresenta molto. Sono giovane e credo di dover lavorare molto per trovare la strada che mi porti a Sanremo. Per il momento mi sono accontentata, come ho fatto fino all’anno scorso, di essere presente in tanti degli eventi collaterali, che ovviamente quest’anno sono saltati. Credo nell’impegno e nel lavoro, un mestiere dove ho ancora tanto da imparare e per il quale non si può avere fretta.

Sei una vera performer e lo hai dimostrato interpretando nel Musical la Sirenetta, Ariel. Il ballo è la tua seconda passione: Quali sorprese ci riserverai?

Lascio che la mia personalità, si modelli liberamente. Mi piace pensare che diventerò esattamente ciò che sono senza costrizioni o limiti. Personalmente, so di doverci mettere impegno e voglia di fare: lascio aperta la porta alle esperienze, gli incontri, le opportunità che verranno. Il bello dell’avventura è di conservarne la curiosità, lo spirito per affrontarla e occhi ben aperti!

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