"Iezzi di AbbVie: 10 anni di ricerca in ematologia, la nostra vera vocazione" - avvisatore.it
L’azienda farmaceutica AbbVie ha dimostrato una forte dedizione all’ematologia nel corso degli anni. Secondo il Direttore medico di AbbVie, Annalisa Iezzi, il progresso compiuto dall’azienda in questo campo è stato straordinario. “I primi dati scientifici risalgono al giorno stesso della fondazione di AbbVie”, afferma Iezzi. “Questi dati hanno finalmente portato ai pazienti la possibilità di inibire il BCL-2, una molecola fondamentale nella regolazione dei processi di morte naturale delle cellule tumorali del sangue”.
AbbVie ha investito nella ricerca ematologica per oltre 10 anni e ora sta raccogliendo i frutti di questo impegno. Il farmaco sviluppato dall’azienda rappresenta una vera e propria innovazione nel settore, essendo il primo e l’unico della sua classe per il trattamento della Leucemia linfatica cronica.
Secondo Iezzi, la ricerca nel campo dell’ematologia ha fatto progressi incredibili. L’obiettivo principale è quello di restituire ai pazienti una migliore qualità di vita e più tempo da trascorrere con i propri cari. “Sappiamo quanto una diagnosi possa rappresentare un compagno di vita per un paziente”, afferma Iezzi. “Con le nuove terapie mirate, possiamo interrompere il trattamento dopo 1-2 anni, permettendo al paziente di allontanarsi dal ‘peso della malattia’ per uno o due anni. Questo riduce notevolmente la tossicità del trattamento e offre un vantaggio in termini di qualità di vita per il paziente. Inoltre, i medici possono seguire contemporaneamente più pazienti in modo più efficace”.
Oggi si è tenuto a Roma, presso Palazzo Ferrajoli, un importante convegno sulla Leucemia linfatica cronica. All’evento hanno partecipato rappresentanti dell’ematologia italiana e pazienti affetti da questa malattia. Durante il convegno, sono state discusse le prospettive di trattamento per i pazienti giovani e anziani.
L’incontro ha offerto l’opportunità di approfondire le nuove terapie disponibili per la Leucemia linfatica cronica e di condividere le esperienze dei pazienti. Grazie ai progressi nella ricerca ematologica, oggi è possibile offrire ai pazienti trattamenti efficaci che migliorano la loro qualità di vita e permettono loro di vivere più a lungo.
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