Il 12 settembre come momento di commemorazione ufficiale per l’Europa: la proposta di Anna Maria Cisint

Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone e candidata della Lega alle elezioni europee, propone che il 12 settembre sia riconosciuto come momento di commemorazione ufficiale per le istituzioni comunitarie, celebrando la nascita dell'”Europa dei popoli”. Questa data, che segna la vittoria dei cristiani guidati da Marco d’Aviano sugli Ottomani alle porte di Vienna nel 1683, simboleggia per Cisint l’unità dei popoli europei intorno a valori comuni.

Parte 1: “La proposta di Anna Maria Cisint: il 12 settembre come momento di commemorazione ufficiale per l’Europa”

Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone e candidata della Lega alle elezioni europee, ha recentemente avanzato una proposta che mira a rafforzare l’identità e la coesione dell’Europa. Cisint suggerisce che il 12 settembre sia riconosciuto come momento di commemorazione ufficiale per le istituzioni comunitarie, affiancandosi al 9 maggio, attualmente l’unica data celebrata a livello europeo.

La scelta della data non è casuale: il 12 settembre 1683, i cristiani guidati da Marco d’Aviano sconfissero gli Ottomani alle porte di Vienna, in una battaglia che segnò una svolta decisiva nelle relazioni tra Europa e mondo islamico. Per Cisint, questa vittoria rappresenta un momento di unità e di riscoperta dei valori comuni da parte dei popoli europei, e come tale merita di essere celebrata e ricordata.

‘obiettivo di Cisint è quello di celebrare la nascita dell'”Europa dei popoli”, un’Europa che non rinnega o abolisce la propria identità storica, culturale e religiosa, ma che anzi la riconosce e la valorizza come elemento di coesione e di forza. In un contesto in cui, secondo Cisint, l’Islam fondamentalista sta cercando di primeggiare in termini numerici su qualsiasi altro credo e ideologia, e in cui certa sinistra sta agevolando questo processo di snaturalizzazione, la celebrazione del 12 settembre rappresenterebbe un segnale forte e chiaro dell’attaccamento dell’Europa alle proprie radici.

Parte 2: “Il precedente di Marco Dreosto: una statua della Madonna di Schio nel Parlamento europeo”

La proposta di Anna Maria Cisint non è del tutto nuova all’interno del panorama politico leghista. Nel 2022, infatti, Marco Dreosto, oggi segretario della Lega Fvg e senatore, fece celebrare un momento religioso nel Parlamento europeo con una statua della Madonna di Schio.

Anche in quel caso, l’obiettivo era quello di sottolineare l’importanza della tradizione e della fede cristiana per l’identità e la storia dell’Europa. La celebrazione, tuttavia, non ebbe un seguito a livello istituzionale, e la statua della Madonna di Schio non venne riconosciuta come simbolo ufficiale dell’Europa.

Cisint riprende quindi l’idea di Dreosto, con l’ambizione di portarla a un livello superiore, ovvero quello della celebrazione ufficiale da parte delle istituzioni comunitarie. La strada da percorrere è tuttavia in salita, e non sono pochi gli ostacoli che Cisint dovrà affrontare per vedere realizzata la propria proposta.

Innanzitutto, c’è la questione della laicità delle istituzioni europee, che potrebbe rendere difficile la celebrazione di una data legata a un evento religioso. In secondo luogo, c’è la necessità di raggiungere un consenso a livello europeo, che non sarà facile da ottenere, soprattutto in un contesto in cui l’Europa è chiamata ad affrontare sfide ben più urgenti e pressanti, come la crisi economica e la gestione dei flussi migratori.

Tuttavia, la proposta di Cisint rappresenta un’importante occasione di riflessione sull’identità e sui valori dell’Europa, e come tale merita di essere presa in considerazione e approfondita, al di là delle posizioni politiche e ideologiche di ciascuno.