Il calendario dell'Esercito italiano sotto accusa: Crosetto definisce la presunta fascinazione "follia" - avvisatore.it
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha risposto alle polemiche sollevate riguardo al Calendario 2024 dell’Esercito, che alcuni esponenti politici hanno accusato di riabilitare il fascismo. Crosetto ha definito tali accuse “pretestuose e ridicole”, sottolineando che alcuni rappresentanti dell’opposizione non esitano a infangare l’Esercito e le Forze Armate pur di attaccare un esponente di maggioranza.
Crosetto ha voluto ricordare l’eroismo dei soldati e degli ufficiali che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale e che, anziché arrendersi o disertare, hanno preso parte alla Lotta di Liberazione, ricevendo la Medaglia d’Oro al Valor Militare nel 1943-1945. Ha sottolineato che questi uomini sono stati veri eroi, fedeli al loro giuramento e alle Istituzioni, e che la loro memoria non dovrebbe essere infangata per una sterile polemica politica.
Il ministero della Difesa ha precisato che il Calendario 2024 dell’Esercito non intende affatto riabilitare il fascismo, ma vuole evidenziare l’impegno e il valore degli italiani e dei militari nella Guerra di Liberazione. Il Calendario fa parte di una trilogia storica che celebra il coraggio dei soldati sia prima dell’Armistizio sia durante la Guerra di Liberazione, sia combattendo nelle fila del Regio Esercito sia nelle formazioni partigiane.
Il Calendario include molti soldati che hanno combattuto per la libertà dell’Italia e che sono stati insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il ministero della Difesa sottolinea che il loro coraggio è stato d’esempio sia prima dell’Armistizio sia durante la Guerra di Liberazione, e che il Calendario intende onorare il loro impegno e sacrificio.
Le polemiche politiche e i pregiudizi ideologici sono estranei alle Forze Armate, afferma il ministero della Difesa. Nel Calendario, i soldati decorati prima dell’Armistizio ricevono un’onorificenza ancora più importante per quanto fatto dopo l’8 settembre, dimostrando la coerenza e il valore del loro impegno coraggioso. Gli ideali e i valori che li animavano erano quelli del giuramento alla patria e alle istituzioni.
In conclusione, il Calendario 2024 dell’Esercito non ha alcuna intenzione di riabilitare il fascismo, ma vuole celebrare l’impegno e il valore dei soldati italiani nella Guerra di Liberazione. Le accuse mosse sono infondate e cercano solo di creare una sterile polemica politica, infangando la memoria di veri eroi che hanno combattuto per la libertà dell’Italia.
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