Il Calvario di Giulio Regeni al Cairo: Perquisizioni ripetute e misteri irrisolti - Occhioche.it
Durante il processo ai quattro agenti accusati del sequestro e dell’omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni, è emerso che la casa del giovane è stata perquisita almeno tre volte dagli apparati di sicurezza egiziani. Il colonnello del Ros, Onofrio Panebianco, testimone delle indagini, ha dichiarato che le ispezioni sono avvenute anche quando Regeni era ancora in vita. Questi fatti sono emersi dalle testimonianze raccolte, in particolare dalle confidenze del proprietario della casa di Regeni e dall’analisi dei tabulati telefonici.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la prima perquisizione risale al 22 gennaio 2019, tre giorni prima del rapimento di Regeni. Il secondo sopralluogo sarebbe avvenuto il 28 gennaio, quando il ricercatore era già nelle mani degli agenti dei servizi segreti. Infine, un terzo episodio di perquisizione si sarebbe verificato il 30 gennaio, mentre i genitori di Giulio Regeni erano in Egitto per cercare il figlio e alloggiavano nell’appartamento a Dokki.
Le ripetute perquisizioni alla casa di Giulio Regeni al Cairo sollevano nuovi interrogativi sulle circostanze della sua scomparsa e del suo tragico destino. La testimonianza del colonnello Panebianco getta luce su una vicenda intricata e ancora piena di misteri, che continua a destare scalpore e indignazione a livello internazionale. La ricerca di verità e giustizia per Giulio Regeni resta un obiettivo primario per le autorità italiane e per la comunità scientifica internazionale.
Onofrio Panebianco: Colonnello del Ros (Reparto Operativo Speciale) italiano, testimone delle indagini sul caso Regeni. Ha fornito importanti testimonianze durante il processo ai quattro agenti accusati del sequestro e dell’omicidio di Regeni.
ROS: Acronimo di Reparto Operativo Speciale, una delle principali unità investigative dell’Arma dei Carabinieri italiana, specializzata in indagini complesse e sensibili.
Egitto: Paese nordafricano dove si è verificata la scomparsa e il successivo omicidio di Giulio Regeni. Le autorità egiziane sono state accusate di non aver cooperato appieno con gli investigatori italiani, generando tensioni diplomatiche tra i due Paesi.
Dokki: Quartiere del Cairo dove si trovava l’appartamento dove alloggiavano i genitori di Giulio Regeni durante le loro ricerche per trovare il figlio scomparso.
Il caso Regeni ha suscitato scalpore a livello internazionale e rimane ancora irrisolto, con molte zone d’ombra che alimentano dubbi e interrogativi sulla verità dei fatti e sulla responsabilità dell’apparato di sicurezza egiziano. La ricerca di giustizia per Giulio Regeni è diventata una causa importante per le autorità italiane e per la comunità scientifica internazionale, che chiedono trasparenza e verità su quanto accaduto.
Un progetto innovativo per promuovere l’invecchiamento attivo e il benessere emotivo È partito a San…
Dal 3 al 5 luglio 2025, tre giornate di spettacolo, cultura e talento per celebrare…
Dal 4 al 6 luglio eventi, ospiti illustri e sapori locali per valorizzare il cuore…
Alla Camera dei Deputati il congresso promosso dal prof. Alberto Alexandre fa il punto sulle…
La missione ospitaliera dell’Ordine di Sant’Elena Imperatrice continua: nella Basilica di Santa Maria in Montesanto,…
C'è una domanda che rimbalza nella testa di molti, ogni giorno: "Cosa mangio stasera?"Tra lavoro,…