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Il Mantegna ritrovato: l’opera d’arte scoperta nel deposito del Museo Correr di Venezia

Scoperto un quadro di Andrea Mantegna nei depositi del Museo Correr di Venezia

La Fondazione Musei Civici di Venezia ha annunciato oggi, 19 dicembre, la scoperta di un quadro di Andrea Mantegna (1431-1506) nei depositi del museo Correr di Venezia. Si tratta di un piccolo dipinto su tavola intitolato ‘Madonna col Bambino Gesù, San Giovanni Battista fanciullo e sei sante’. L’opera, parte della collezione lasciata alla città di Venezia da Teodoro Correr nel 1830, era in uno stato di forte degrado ed è stata sottoposta a un complesso restauro.

Il dipinto sarà presto analizzato e valutato dagli studiosi che cercheranno di determinare se l’ideazione della composizione e del disegno, o anche l’esecuzione pittorica, siano opera di Mantegna. Nel corso del 2024, il quadro sarà oggetto di mostre, ricerche e confronti tra la Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, città natale del pittore, e il Museo Correr di Venezia, che ospiterà l’opera dopo l’ampliamento e il restyling degli spazi al secondo piano.

Il dipinto su tavola, gravemente danneggiato dal tempo e da ridipinture successive, è stato oggetto di un attento restauro che ha permesso di rivelarne la straordinaria qualità pittorica e compositiva. Grazie al sostegno della Fondazione G. E. Ghirardi, che ha finanziato il restauro, sta emergendo un vero tesoro nascosto. L’opera, di altissima qualità esecutiva, presenta finissimi chiaroscuri accentati con oro zecchino, simili alle più preziose miniature. Inoltre, la scena sacra tutta al femminile è quasi identica a un dipinto conservato nell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, attribuito a Mantegna e realizzato per i Gonzaga nel tardo Quattrocento.

Le prime indagini radiografiche e riflettografiche hanno rivelato che entrambi i dipinti sono stati realizzati a partire dallo stesso cartone, utilizzato per trasferire il disegno sulle due tavole. Si ritiene quindi che le due opere siano state create nello stesso atelier, forse contemporaneamente. Presentano solo piccole ma significative varianti di dettaglio e colore.

Un altro elemento misterioso è che il dipinto ritrovato è incompiuto, abbandonato dal pittore poco prima del completamento. Rimangono aperte molte domande: chi è stato il committente o la committente, perché sono stati richiesti due dipinti identici e per chi erano destinati. Inoltre, come è arrivato il quadro in laguna e quali sono stati i passaggi che lo hanno portato nelle mani di Teodoro Correr.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha commentato entusiasta: “È una grande notizia per Venezia e per la storia dell’arte italiana. Voglio ringraziare tutto il personale della Fondazione che si è impegnato per questo incredibile ritrovamento. Come Amministrazione, abbiamo l’onore di far conoscere, valorizzare e arricchire opere che amano la nostra città”.

La presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, Mariacristina Gribaudi, ha dichiarato: “Sono emozionata e orgogliosa di questa scoperta. Ringrazio la Fondazione Ghirardi che ha accettato la scommessa di restaurare l’opera riportando alla luce uno dei tanti tesori nascosti nei nostri depositi”.

Infine, il presidente della Fondazione G.E. Ghirardi Onlus, Giorgio Orsoni, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per la valorizzazione del territorio e la promozione culturale. La Fondazione Ghirardi è lieta di essere stata coinvolta nel recupero di un’opera di probabile attribuzione ad Andrea Mantegna, illustre cittadino di Piazzola sul Brenta.

La scoperta di questo quadro di Mantegna rappresenta un evento straordinario per Venezia e per la storia dell’arte italiana. L’opera sarà ora studiata e apprezzata dagli esperti, offrendo nuove prospettive sulla genialità e l’abilità del grande pittore rinascimentale.

Redazione

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