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Il ministro Schillaci sulla crisi del Santa Lucia: “Un’eccellenza da salvaguardare”

L’istituto scientifico Santa Lucia, specializzato nella riabilitazione neuromotoria, si trova in grave difficoltà finanziaria e sta per essere messo in vendita. La situazione ha sollevato preoccupazioni a livello governativo, con il ministro della Salute Orazio Schillaci che sottolinea l’importanza di salvaguardarne l’integrità e i livelli di assistenza. La crisi, legata a un debito di circa 150 milioni di euro, potrebbe avere forti ripercussioni su 800 lavoratori e sui pazienti della struttura.

la crisi del santa lucia: cause e conseguenze

un debito insostenibile

La proprietà del Santa Lucia ha annunciato l’intenzione di vendere l’istituto a causa di un maxi debito di circa 150 milioni di euro, che ha generato un profondo stato di crisi all’interno della struttura. I dirigenti dell’azienda sostengono che le difficoltà siano collegate all’insufficiente remunerazione delle prestazioni rese negli anni, messe in relazione con i costi derivanti dai requisiti di accreditamento. Questa situazione mette in luce una criticità persistente nel sistema sanitario, dove il compenso per servizi essenziali resta a un livello non sufficiente per garantire la sostenibilità economica delle strutture.

il contraccolpo per i dipendenti e i pazienti

La decisione di mettere in vendita il Santa Lucia ha scatenato reazioni immediate da parte dei dipendenti e dei pazienti, entrambi preoccupati per le conseguenze occupazionali e assistenziali. L’incertezza alimentata dalla proposta di vendita, gestita dal tribunale, non offre garanzie sui livelli occupazionali né sulla continuità delle cure. Questo crea una situazione di angoscia per 800 lavoratori che vedono il loro futuro professionale appeso a un filo.

la posizione del governo e le misure previste

stanziamenti e attenzione istituzionale

In risposta alla crisi, il governo ha previsto uno stanziamento di 11 milioni di euro per sostenere il Santa Lucia, con l’obiettivo di garantire che la struttura continui a fornire servizi di qualità ai pazienti. Il ministro Schillaci ha evidenziato come questo finanziamento rappresenti un segnale di attenzione per l’istituto, ribadendo la determinazione del governo a preservare gli elevati standard assistenziali. La proposta di attraversare un’amministrazione straordinaria appare come una possibile via per mantenere i servizi e tutelare l’interesse pubblico.

il dialogo tra le parti coinvolte

Schillaci ha anche annunciato che è in corso un confronto tra il governo, la Regione Lazio, i vertici del Santa Lucia e i sindacati. Questo dialogo è considerato cruciale per trovare soluzioni efficaci che evitino la dispersione di un patrimonio prezioso che contribuisce alla sanità italiana. Le posizioni delle parti devono trovare un terreno comune, e ogni presa di posizione critica rischia di compromettere la fiducia necessaria per gestire questa crisi.

polemiche e responsabilità

accuse sulla remunerazione delle prestazioni

Controversie hanno circondato le affermazioni della proprietà riguardo alla crisi economica. Secondo la Regione Lazio, non ci sarebbe stata alcuna mancanza da parte della regione nel remunerare le prestazioni, che sono sempre state retribuite in base alle tariffe nazionali. La denuncia di un deficit dovuto alla sottocompensazione ha quindi scatenato una battaglia di comunicati e polemiche istituzionali, con il battibecco che ha spostato l’attenzione dalle vere problematiche della struttura.

la necessità di un progetto condiviso

La Regione Lazio ha manifestato la volontà di collaborare con un progetto no-profit per garantire la salvaguardia dell’istituto. Questa impostazione vuole scongiurare la vendita e tutelare un’istituzione che riveste un’importanza fondamentale nella rete di assistenza sanitaria. Le soluzioni devono essere orientate verso la costruzione di un nuovo soggetto giuridico che possa gestire la struttura, mantenendo l’esperienza e le competenze necessarie.

La situazione del Santa Lucia rappresenta un caso emblematico di una realtà sanitaria che, tra difficoltà economiche e necessità assistenziali, richiede soluzioni immediate e concertate da parte di tutte le istituzioni coinvolte.

Redazione

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