Il significato della scodinzolata: perché i cani esprimono gioia e affetto - avvisatore.it
I cani domestici sono conosciuti come i “migliori amici dell’uomo”, ma molti dei loro comportamenti rimangono ancora un mistero per la scienza. Un team di ricercatori provenienti da Torino, Vienna e Nimega ha condotto uno studio sulla funzione dello scodinzolio nei cani domestici, cercando di svelare i segreti di questo comportamento. Lo studio, coordinato dal professor Andrea Ravignani dell’Università La Sapienza di Roma, è stato pubblicato sulla rivista Biology Letters.
L’addomesticamento dei cani è un processo che è iniziato circa 35.000 anni fa durante il Paleolitico superiore. Durante questo processo, si sono verificati cambiamenti fisiologici, morfologici e comportamentali nei cani. Secondo una nota della Sapienza, questi cambiamenti includono la depigmentazione della pelliccia, la riduzione delle dimensioni del cranio e dei denti, la comparsa di attributi fisici come le orecchie flosce e la coda arricciata, nonché una riduzione dell’aggressività e un aumento della docilità. Lo studio ha dimostrato che il processo di addomesticamento ha influenzato anche la cognizione e la socievolezza dei cani.
Il comportamento dello scodinzolio dei cani potrebbe essere emerso durante il processo di addomesticamento in due modi diversi. La prima ipotesi suggerisce che lo scodinzolio potrebbe essere un sottoprodotto della selezione per la docilità. Questo significa che i cani che sono stati selezionati per la loro docilità potrebbero anche aver sviluppato un’anatomia della coda che favorisce lo scodinzolio. La seconda ipotesi suggerisce che lo scodinzolio potrebbe essere stato direttamente selezionato dagli esseri umani, che sono naturalmente attratti dai movimenti ripetitivi e ritmici.
Gli esseri umani hanno dimostrato di avere una preferenza per i ritmi isocroni, cioè sequenze di eventi uniformemente distanziati nel tempo. Questa preferenza potrebbe aver guidato la selezione umana per il comportamento scodinzolante nei cani. Secondo il professor Ravignani, “il cervello umano preferisce gli stimoli ritmici, che innescano risposte piacevoli e coinvolgono le reti cerebrali che fanno parte del sistema di ricompensa”. Questa preferenza potrebbe spiegare perché i cani mostrano così spesso lo scodinzolio nelle interazioni con gli esseri umani.
In conclusione, lo studio condotto dai ricercatori italiani, austriaci e olandesi ha fornito nuove informazioni sullo scodinzolio dei cani domestici. Sia la selezione per la docilità che la preferenza umana per i ritmi isocroni potrebbero aver contribuito all’emergere di questo comportamento. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno il significato e l’evoluzione dello scodinzolio nei cani.
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