Il Vittoriano riacquista il suo splendore: restauro di opere d'arte tra passato e presente - Occhioche.it
Il Vittoriano, monumento iconico dedicato a Vittorio Emanuele II, sta per ritrovare il suo antico splendore grazie a un ambizioso progetto di restauro. Sotto la direzione di esperti e sostenuto da importanti collaborazioni, ci si appresta a riportare alla luce la magnificenza delle sculture in bronzo dorato, che rappresentano un patrimonio culturale di grande rilevanza storica.
Il restauro in corso, diretto dalla storica dell’arte Edith Gabrielli per il Vive , si propone di restituire la leggibilità delle opere progettate dall’architetto Giuseppe Sacconi. Ogni intervento è stato pensato per preservare l’integrità delle sculture, restituendo il loro fascino originale, che si era progressivamente affievolito a causa di fattori esterni, come l’inquinamento e le intemperie. I lavori di restauro delle sculture, che includono il pennone di sinistra progettato da Gaetano Vannicola e la Vittoria alata di Edoardo Rubino, sono stati finanziati con il contributo di Bvlgari.
L’importanza storica del Vittoriano si riflette anche nel progetto originale, il quale prevedeva un equilibrio cromatico tra il candore del Botticino e la finitura dorata degli elementi in bronzo. Attraverso analisi e studi approfonditi, i restauratori hanno potuto rintracciare e riportare in vita l’immagine concepita da Sacconi nel 1888, rimuovendo le ridipinture sovrapposte che avevano alterato l’aspetto autentico delle sculture.
Il restauro è completato da un team di esperti restauratori, guidati da Susanna Sarmati. L’obiettivo principale è quello di conservare e valorizzare il patrimonio artistico della capitale, consentendo ai cittadini e ai turisti di apprezzare le opere in tutto il loro splendore. Il disallestimento del ponteggio che avvolge il pennone di sinistra, che si protrarrà per diversi giorni, culminerà nello svelamento della Vittoria alata, un evento che suscita grande attesa tra i visitatori.
La direttrice Gabrielli invita tutti a partecipare attivamente ai “cantieri aperti”, un’iniziativa che permetterà un’interazione diretta con il processo di restauro. Queste visite, che sono disponibili gratuitamente previa prenotazione, offrono l’opportunità di osservare da vicino il lavoro dei restauratori, trasformando la conservazione del patrimonio in un’esperienza educativa e coinvolgente.
Il restauro del Vittoriano va oltre la semplice operazione di pulizia e ripristino; si tratta di un atto di valorizzazione di un simbolo nazionale. La restaurazione delle finiture dorate, ora visibili grazie a interventi accurati, serve a ricordare l’importanza storica e culturale del monumento, custodendo la memoria collettiva di un’epoca. Il degrado subito nel tempo per via dell’ossidazione del bronzo e delle ridipinture improprie ha reso necessario questo intervento, il quale è eseguito nel pieno rispetto dei principi dettati dalla tradizione del restauro italiano.
Il progetto attuale non solo pone l’accento sulla conservazione, ma anche sulla trasparenza, permettendo al pubblico di comprendere e apprezzare il lavoro di recupero in corso. Gli eventi di apertura al cantiere, come il prossimo appuntamento previsto per il 12 settembre 2024, sono destinati a rendere il restauro un fattore di coinvolgimento sociale, amplificando il senso di appartenenza e partecipazione culturale tra i cittadini.
Il continuo degrado delle opere d’arte, causato da fattori ambientali, richiede un impegno costante nella loro conservazione. Le recenti attività di restauro, che includono anche il rafforzamento di altre sculture come Il Pensiero e L’Azione, evidenziano un approccio metodologico sostenibile, volto a preservare pezzi unici della nostra storia. In un’epoca in cui l’ondata di inquinamento è sempre più palpabile, la salvaguardia del patrimonio culturale acquisisce un’importanza cruciale.
Già dall’inizio della prossima settimana, saranno avviati nuovi lavori di restauro sul pennone di destra, che ospita un’altra Vittoria alata, opera di Edoardo De Albertis. I lavori, previsti per concludersi entro ottobre, rappresentano un ulteriore passo verso la realizzazione di un progetto che si configura come un tributo alla tradizione artistica italiana. Grazie all’approccio di operare in un “cantiere aperto”, il Vittoriano diventa così un luogo non solo di visita, ma di formazione e crescita culturale.
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