Incendio a Ponte Mammolo: livelli di diossina elevati provocano ordinanza urgente del sindaco Gualtieri - Occhioche.it
I recenti eventi a Ponte Mammolo, un’area situata nella zona est di Roma, hanno sollevato preoccupazioni significative sulla qualità dell’aria dopo un vasto incendio che si è sviluppato il 28 luglio. L’incendio ha generato densi fumi e una nube tossica, portando l’ARPA Lazio a registrare livelli critici di diossina. In risposta a questa emergenza, il sindaco Roberto Gualtieri ha emesso un’ordinanza per tutelare la salute dei cittadini.
Nel tardo pomeriggio di domenica 28 luglio, a Ponte Mammolo, un incendio di vaste dimensioni ha colpito l’area, incenerendo vegetazione e rifiuti, oltre a ciò che sembrava essere una discarica abusiva locale. Il rogo ha sollevato una colonna di fumo nero visibile anche da distanze considerevoli, con l’odore di bruciato che ha raggiunto vari quartieri romani. Residenti ed abitanti della zona hanno affermato che l’aria è diventata irrespirabile, costringendo molti a indossare mascherine anche per brevi uscite.
Le testimonianze dei residenti evidenziano l’ansia e la preoccupazione per le conseguenze sulla salute pubblica. Molti cittadini hanno segnalato difficoltà nel respirare e hanno espresso timori per la sicurezza ambientale. Le autorità locali, consapevoli dell’emergenza, sono state sollecitate a trovare soluzioni rapide ed efficaci per affrontare la situazione.
I dati forniti dall’ARPA Lazio hanno rivelato livelli di diossina preoccupanti, pari a 92 picogrammi per metro cubo , un valore nettamente superiore alla soglia di sicurezza di 0,3 pg/m³. Queste misurazioni evidenziano un’immediata necessità di interventi da parte delle autorità per tutelare la salute pubblica.
L’elevata presenza di diossine nell’aria può avere gravi effetti sulla salute, inclusi problemi respiratori e altre patologie a lungo termine. La situazione richiede quindi un monitoraggio costante e interventi diretti per ridurre i livelli di inquinamento nell’aria. I medici e gli esperti di salute pubblica hanno raccomandato di evitare di aprire le finestre e di utilizzare i climatizzatori che riciclano l’aria esterna, suggerendo l’uso di ventilatori per ridurre il rischio di respirare aria contaminata.
In risposta ai dati allarmanti emersi, il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato un’ordinanza contenente divieti e raccomandazioni per i residenti nel raggio di un chilometro dall’area dell’incendio. Tra queste, il divieto di raccolta e consumo di alimenti di origine vegetale e animale, insieme al divieto di pascolo e uso di foraggi per gli animali. Tali misure mirano a proteggere la salute pubblica e a prevenire potenziali contaminazioni alimentari.
Il comune ha anche suggerito pratiche preventive come la pulizia accurata di spazi esterni, il lavaggio di frutta e verdura prodotte localmente, e la manutenzione dei filtri di condizionatori. Queste misure sono essenziali per garantire la sicurezza dei residenti in un contesto di emergenza come quello attuale.
L’incendio a Ponte Mammolo ha richiesto quasi un’intera giornata ai Vigili del Fuoco per essere domato. Durante le operazioni, le autorità hanno ordinato l’evacuazione precauzionale di circa sessanta persone dalle abitazioni e dagli hotel nelle vicinanze, per garantire la sicurezza di tutti.
Quello di Ponte Mammolo non è un caso isolato. Nello stesso giorno, ulteriori incendi sono scoppiati nelle zone di La Storta, Prima Porta e Cesano. Gli incendi nella capitale hanno messo sotto pressione i Vigili del Fuoco, il cui personale è già ridotto e operante in condizioni difficili a causa dei turni di lavoro prolungati e della mancanza di risorse.
La situazione attuale richiede attenzione e azioni concrete da parte delle autorità locali e regionali per prevenire ulteriori episodi e tutelare la salute pubblica.
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