Incendio devastante a Milano: indagini in corso sull’origine e possibile dolo

Un incendio di vaste proporzioni ha colpito un emporio cinese a Milano, causando ingenti danni e portando alla morte di tre persone. Le autorità stanno attualmente investigando sull’accaduto, non escludendo la possibilità di un’origine dolosa per le fiamme che hanno avvolto il negozio. Le ricerche sono ancora nelle fasi iniziali, ma esperti del settore stanno esaminando attentamente la scena per determinare le cause precise del rogo.

Le caratteristiche dell’incendio

Descrizione dei danni

Claudio De Maio, ispettore ingegnere del nucleo investigativo antincendio della Lombardia, ha fornito dettagli sull’accaduto, descrivendo l’incendio come un evento di grave portata. “È stato un incendio generalizzato, che ha raggiunto il flashover,” ha dichiarato. Le fiamme di notevole intensità hanno provocato un danno significativo all’edificio, contribuendo al rilascio di fumi e gas tossici nell’atmosfera. La magnitudo del rogo ha reso necessario un intervento tempestivo da parte dei vigili del fuoco, che hanno attivato tutte le risorse disponibili per domare le fiamme e prevenire ulteriori danni.

Momenti critici: la fase del flashover

La fase del flashover è particolarmente critica durante un incendio, poiché rappresenta il momento in cui i materiali combustibili raggiungono temperature così elevate da innescare un’infiammabilità quasi istantanea. Ciò significa che l’incendio può propagarsi velocemente, creando scenari letali per chiunque si trovi all’interno della struttura. Le tre vittime sono state scoperte in una zona lontana dall’ingresso, suggerendo un tentativo disperato di fuggire dalla furia delle fiamme. Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha sicuramente evitato ulteriori tragedie, ma non è bastato a salvare gli occupanti del locale.

Ipotesi sul possibile innesco

Punto di origine del rogo

Al momento, la causa esatta dell’incendio rimane sconosciuta, ma le prime indagini indicano che il punto di innesco potrebbe trovarsi nelle immediate vicinanze dell’entrata dello showroom. De Maio ha sottolineato che, sebbene siano stati condotti dei sopralluoghi, è ancora prematuro confermare l’origine precisa delle fiamme. “Attualmente non siamo in grado di definire da questo primo sopralluogo cosa sia stato l’innesco e il punto esatto del principio dell’incendio,” ha detto.

Materiali e loro contribuzione all’incendio

Le indagini future si concentreranno anche sulla tipologia di materiali esposti all’interno dello showroom. Questi includevano mobili e accessori, molti dei quali potrebbero essere in plastica. La presenza di materiali facilmente infiammabili è spesso un fattore fondamentale nella rapida propagazione degli incendi. “Una volta iniziato, l’incendio ha seguito una curva nominale tipica dei materiali combustibili,” ha aggiunto De Maio, suggerendo che il tipo di materiali presenti potrebbe aver facilitato l’intensificarsi del rogo.

Analisi delle condizioni in loco

La situazione delle bombole di gas

Parallelamente alle indagini, è stato anche esaminato il ritrovamento di due bombole di GPL all’interno del negozio. Tuttavia, l’ispettore De Maio ha escluso che possano essere state la causa iniziale dell’incendio, poiché entrambe sono state rinvenute in uno stato freddo e non danneggiato. “Al momento sono state trovate delle bombole di GPL ma erano entrambe già fredde e non danneggiate dall’incendio,” ha concluso, indicando che le bombole non hanno contribuito direttamente alla propagazione delle fiamme.

La continuazione delle indagini

Le autorità hanno intensificato le indagini in collaborazione con i carabinieri e il pubblico ministero, cercando ulteriori informazioni che possano chiarire la natura dell’incidente. Ogni elemento raccolto sarà fondamentale per ricostruire i tragici eventi e stabilire se si tratti di un atto doloso o di un incidente avvenuto per colpa. La situazione rimane in evoluzione, e la comunità attende con ansia sviluppi che possano portare alla verità dietro questo devastante incendio a Milano.