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Incendio doloso a Milano: tre vittime in un emporio cinese, la procura avvia indagini

Un tragico incendio ha colpito un emporio cinese a Milano il 12 settembre, portando alla morte di tre giovani. Le indagini, che si concentrano su un possibile doloso, si sono intensificate dopo il sopralluogo effettuato dalle autorità competenti, inclusi i vigili del fuoco e un’unità cinofila. I dettagli emersi finora rivelano una serie di elementi inquietanti che potrebbero riguardare non solo l’incendio stesso, ma anche possibili fenomeni di estorsione.

Un’analisi della scena dell’incendio

Il sopralluogo dei vigili del fuoco

Gli inquirenti hanno effettuato un dettagliato sopralluogo all’interno dell’emporio devastato dalle fiamme. Durante l’ispezione, il pastore belga Aika, noto per il suo addestramento nel rilevare sostanze pericolose, ha giocato un ruolo cruciale. Il cane ha fiutato materiali sospetti situati nel piano terra, in prossimità dell’ingresso dell’edificio. Questi materiali sono stati prelevati per effettuare analisi chimiche più approfondite, utili a stabilire se possano essere correlati all’incendio.

L’ipotesi principale che sta maturando nelle indagini è che l’incendio possa essere stato pianificato, con l’intenzione di causare danni o mettere in pericolo le vite. La presenza di una sostanza accelerante suggerisce che le fiamme potrebbero essere esplose in modo intenzionale, rendendo la necessità di revisione delle immagini delle telecamere di sorveglianza ancora più pressante. Gli investigatori stanno allargando il campo di ricerca, esaminando un lasso temporale che va dalle ore antecedenti all’incendio.

La ricerca di ulteriori indizi

Il lavoro degli investigatori non si limita alla mera analisi dei materiali prelevati. Si stanno esaminando anche i filmati delle telecamere di sorveglianza, in particolare quelli situati nei pressi dell’emporio. Questi video potrebbero rivelare movimenti sospetti o attività insolite prima e durante lo scoppio dell’incendio, potenzialmente contribuendo a identificare i responsabili.

La polizia ha anche sollecitato testimonianze da parte di persone che hanno frequentato l’area nei giorni precedenti all’incendio, al fine di raccogliere ulteriori informazioni sui movimenti delle persone e su eventuali conflitti pregressi che potrebbero aver preceduto la tragedia.

Indagini sull’estorsione

Il legame tra incendio e possibili minacce

Un’altra pista significativa che le autorità stanno seguendo riguarda la denuncia presentata dai proprietari dell’emporio, che ha fatto scattare l’allerta per possibili atti di estorsione. Secondo quanto emerso, la denuncia è stata effettuata poche ore prima che scoppiasse l’incendio, alimentando il sospetto che ci sia un nesso tra le due situazioni. Si indaga sulla possibilità che l’incendio possa essere stato un atto ritorsivo in risposta a una denuncia di estorsione.

L’unità finanziaria della polizia sta esaminando attentamente i conti bancari dei proprietari per valutare eventuali operazioni sospette o anomalie che potrebbero rinforzare l’ipotesi di estorsione. Qualora emergessero elementi di connessione tra l’incendio e un tentativo di intimidazione, le indagini potrebbero portare a risultati ancor più complessi, ampliando il raggio d’azione su cui gli inquirenti stanno operando.

Collaborazioni con altre forze dell’ordine

Le indagini si avvalgono di una cooperazione attiva tra le diverse forze dell’ordine operanti sul territorio. Una sinergia tra polizia e vigili del fuoco è fondamentale per risolvere questo complesso puzzle investigativo. L’intensificarsi delle ricerche porterà non solo all’identificazione delle potenziali fonti del dolo, ma anche a chiarire fenomeni più ampi legati alla criminalità organizzata che potrebbero interessare gli esercizi commerciali in zona.

L’incendio, oltre al tragico bilancio delle vittime, mette in luce temi di sicurezza e protezione dei commercianti, aumentandone la vulnerabilità e sottolineando la necessità di un’azione più incisiva da parte delle autorità competenti. Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, mentre la comunità di Milano esprime la propria solidarietà alle famiglie delle vittime.

Redazione

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