Ultimo aggiornamento il 13 Giugno 2024 by Giordana Bellante
Contesto: Un’operazione congiunta tra il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma ha portato alla luce un’attività illegale di vendita di abbonamenti a palinsesti televisivi protetti dal diritto d’autore, con i proventi reinvestiti in criptovalute. ‘indagine, coordinata dalla Procura di Napoli, ha individuato un soggetto originario e residente a Napoli come responsabile di questo sistema illecito.
Parte 1: La vendita di abbonamenti TV pirata e il giro d’affari illecito
sottotitolo: Un’attività illegale che coinvolge circa 2.000 utenti
‘indagato avrebbe venduto abbonamenti a palinsesti televisivi, serie TV e altri contenuti d’intrattenimento tutelati dal diritto d’autore a un bacino di circa 2.000 utenti. prezzi variavano tra i 10 euro mensili e gli 80 euro annuali, con un giro d’affari che, in soli due anni, ha superato i 580 mila euro.
sottotitolo: ‘identificazione dell’indagato e le accuse mosse
‘indagine, condotta dai finanzieri e coordinata dai magistrati della sezione criminalità economica della Procura di Napoli, ha portato all’identificazione dell’indagato, il quale si sarebbe servito di identità fittizie per eludere le indagini. Le accuse mosse nei suoi confronti includono violazione della normativa sul diritto d’autore, sostituzione di persona e autoriciclaggio.
Parte 2: Le criptovalute e il sequestro dei beni
sottotitolo: Il reinvestimento dei proventi illeciti in criptovalute
‘indagato avrebbe dirottato i proventi illeciti su conti correnti nazionali ed esteri, nonché su piattaforme web di pagamento, per poi concentrarli in 64 portafogli digitali di criptovalute. Questa strategia gli avrebbe permesso di eludere le indagini e rendere più difficile il rintraccio dei fondi.
sottotitolo: Il sequestro di siti web, server e wallet digitali
Nel corso dell’operazione, i finanzieri hanno sequestrato 19 siti web utilizzati per la diffusione dei contenuti audio-visivi tutelati da copyright, una centrale server costituita da moderni apparati informatici e i 64 wallet su cui sarebbero confluiti i proventi dell’illecita attività. Durante la perquisizione a carico dell’indagato, inoltre, sono state sequestrate numerose apparecchiature informatiche utilizzate per generare criptovalute e 14 carte di credito e prepagate.
sottotitolo: Il ritrovamento di sostanze stupefacenti
Oltre all’attività illecita legata alla vendita di abbonamenti TV pirata e al reinvestimento in criptovalute, durante la perquisizione a carico dell’indagato sono stati rinvenuti circa 34 grammi di marijuana, un bilancino elettronico di precisione e 4 piantine di cannabis poste in una mini serra da interno. Anche questi elementi sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine.
‘operazione condotta dalle autorità italiane dimostra l’impegno costante nel contrastare le attività illegali legate alla violazione del diritto d’autore e al riciclaggio di denaro, anche quando queste si intrecciano con il mondo delle criptovalute. La collaborazione tra i diversi organi investigativi e giudiziari si conferma fondamentale per far luce su questi fenomeni e assicurare i responsabili alla giustizia.