Indagine per rogo doloso a Malagrotta: la procura di Roma sul caso dei rifiuti

Indagine aperta per incendio doloso a Malagrotta

La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per incendio doloso dopo l’incendio che ha colpito l’impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) di Malagrotta nella vigilia di Natale. L’aggiunto Giovanni Conzo coordina il procedimento, che è stato avviato sulla base della prima informativa dei vigili del fuoco. I pubblici ministeri hanno sequestrato le telecamere di sorveglianza presenti e disposto ulteriori accertamenti tecnici.

Gli incendi precedenti

L’impianto di trattamento meccanico-biologico di Malagrotta, che si occupa del trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati o residuali dopo la raccolta differenziata, era l’ultimo rimasto a Roma di questo tipo. In passato, altri tre impianti simili sono stati distrutti o interessati da incendi e chiusi. Il 15 giugno 2022, l’impianto gemello Tmb2 è stato distrutto da un incendio nella stessa area della ex mega discarica di Malagrotta. Prima ancora, l’11 dicembre 2018, è andato a fuoco e distrutto il Tmb Salario, mentre a marzo 2019 il Tmb di Rocca Cencia è stato oggetto di un rogo e successivamente chiuso per decisione del Campidoglio.

L’entità del danno e il sopralluogo della Commissione Ecomafie

L’impianto di Malagrotta, andato a fuoco il 24 dicembre, riceveva ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti da parte dell’Ama, l’azienda di igiene urbana del Comune di Roma. Questo corrisponde a circa 200.000 tonnellate di rifiuti all’anno. Per spegnere le fiamme, che hanno generato una lunga colonna di fumo visibile da diverse zone della città, è stato necessario il lavoro di un centinaio di vigili del fuoco per due giorni.

Intanto, domani il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, Jacopo Morrone, effettuerà un sopralluogo sul luogo dell’incendio. Morrone ha dichiarato: “Ci sono diversi aspetti della vicenda, compreso il susseguirsi di incendi nell’ex discarica, che devono essere approfonditi dalla Commissione. Nonostante i procedimenti giudiziari in corso, è importante prestare la massima attenzione e collaborazione per determinare le cause degli incendi e accelerare la messa in sicurezza del sito“.