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Indagine sull’omicidio Cella: lo zio di Nada coinvolto in un misterioso giro di buste di soldi in studio

La testimonianza dello zio di Nada Cella svela nuovi dettagli sull’omicidio

La testimonianza di Saverio Pelle, lo zio di Nada Cella, la segretaria massacrata a Chiavari nel 1996, rivela nuovi dettagli sull’omicidio. Secondo Pelle, la sua nipote era preoccupata per due motivi: la presenza di grosse somme di denaro in ufficio e le avances indesiderate del titolare, Marco Soracco. Queste rivelazioni emergono dalla richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Gabriella Dotto, che ha chiesto il processo per Annalucia Cecere, ritenuta l’assassina, per Soracco e sua madre Marisa Bacchioni.

Pelle ha dichiarato che Nada aveva scoperto l’esistenza di movimenti di denaro sospetti e che Soracco le aveva impedito di lasciare l’ufficio. Di fronte a questa situazione, lo zio consigliò alla nipote di licenziarsi il prima possibile per evitare possibili conseguenze. “Dove girano grosse somme di denaro è ipotizzabile l’esistenza di fatti illeciti di una certa gravità”, ha affermato Pelle.

Il significato del silenzio di Soracco e Bacchioni

Secondo il pm Dotto, la testimonianza di Pelle spiega il motivo per cui Soracco e sua madre hanno mantenuto il silenzio per anni riguardo alla Cecere. Per il pm, il fatto di essere stati presenti durante l’aggressione e di non aver avuto la forza o la capacità di intervenire, insieme alla paura di essere accusati di complicità, giustifica il loro silenzio. Questa testimonianza potrebbe quindi essere cruciale per il processo.

La personalità di Annalucia Cecere

Dalle indagini è emerso anche il carattere di Annalucia Cecere. Gli investigatori hanno scoperto che la donna è stata sospesa dall’insegnamento e successivamente licenziata a causa delle sue frequenti assenze. Nel 2015, inoltre, Cecere ha afferrato un bambino per il collo e lo ha costretto a inginocchiarsi per osservare un muro danneggiato. Questo episodio dimostra un comportamento aggressivo e inappropriato da parte della Cecere.

Le nuove testimonianze e le scoperte investigative stanno gettando nuova luce sull’omicidio di Nada Cella. Il processo a Cecere, Soracco e Bacchioni potrebbe finalmente portare alla verità e alla giustizia per la giovane segretaria massacrata nel suo ufficio.

Redazione

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