Indagini su bimba Kata: ogni mezzo possibile - avvisatore.it
Rilevanti sviluppi nelle indagini sulla scomparsa di Mia Kataleya Chicclo Alvarez, la piccola peruviana che viveva con la sua famiglia a Firenze. La procura di Firenze sta conducendo un’indagine di particolare complessità, utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione. Questo è quanto emerso dalla relazione del procuratore generale della Corte d’appello di Firenze, Ettore Squillace Greco, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
Nei mesi scorsi, sono state eseguite quattro custodie cautelari in carcere, incluso uno zio di Kata, per una vicenda separata dalla scomparsa della bambina. A lui sono stati contestati i reati di tentato omicidio, estorsione, tentata estorsione e rapina. Questi crimini sono stati commessi all’interno dell’occupato Hotel Astor, dove Mia Kataleya viveva con la sua famiglia. Il tribunale del riesame ha confermato il provvedimento applicativo delle misure.
Le indagini sulla scomparsa di Mia Kataleya Chicclo Alvarez si presentano di particolare complessità e sono in corso con l’impiego di tutti i mezzi possibili. La procura di Firenze sta lavorando duramente per fare luce su questo caso, che ha suscitato grande interesse e preoccupazione nella pubblica opinione. Come ha affermato il procuratore generale Squillace Greco, “le indagini si stanno sviluppando con il ricorso a tutti i mezzi possibili”.
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