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Indagine sulla truffa del pandoro griffato: convocati i manager di Chiara Ferragni e Alessandra Balocco

L’indagine sulla truffa del pandoro griffato, che ha raggiunto prezzi esorbitanti sul web, sta per entrare nella fase cruciale. La Procura di Milano ha convocato i manager dei team di Chiara Ferragni e Alessandra Balocco per fare luce sull’affaire. Le due imprenditrici sono indagate per truffa aggravata.

Individuazione dei responsabili

Grazie alle acquisizioni effettuate ieri negli uffici dell’azienda piemontese da parte del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, sarà possibile individuare i dirigenti delle società coinvolte nel progetto “Pink Christmas”. Saranno loro i primi a essere sentiti come testimoni per ricostruire la vicenda. Successivamente, è probabile che vengano interrogate anche Chiara Ferragni e la presidente della Balocco.

Focus sulla catena di distribuzione

Le deposizioni dei dirigenti saranno fondamentali per mettere a fuoco alcuni punti chiave, come la catena di distribuzione del pandoro rosa sponsorizzato come iniziativa solidale. Queste informazioni saranno cruciali per ricostruire l’intera vicenda.

Esistenza di profitto illecito e danno

Uno dei punti da chiarire è se ci sia stato un profitto illecito e un danno. Il Codacons ha quantificato il danno in 1,65 milioni di euro, calcolato sulla differenza di prezzo tra il pandoro “normale” e quello griffato. L’indagine si concentrerà anche su altri casi, come quello delle uova di Pasqua e della bambola Trudi.

L’indagine milanese, al momento, si concentra sul progetto “Pink Christmas”, ma si estenderà anche ad altri casi. Il patron della Dolci Preziosi, Franco Cannillo, è indagato per il caso delle uova di Pasqua. Tuttavia, l’azienda ha precisato di non aver ricevuto alcuna richiesta dalle autorità competenti. La sua iscrizione nel fascicolo è avvenuta per motivi tecnici e come atto di garanzia. La posizione delle società coinvolte è attualmente congelata in attesa di ulteriori sviluppi.