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Intifada studentesca: la protesta globale per la fine dell’oppressione a Gaza e nei territori occupati

Un grido sempre più forte si leva dai campus universitari di tutto il mondo, compresi quelli italiani, per dire basta “all’oppressione e al genocidio del popolo palestinese”. La protesta si sta organizzando in vista del 15 maggio, giorno del ricordo della Nakba, con una mobilitazione globale che prevede anche la prima “acampada” a Bologna, dove i Giovani palestinesi si preparano a montare le tende di protesta nella piazza della zona universitaria.

‘Intifada studentesca e l’acampada di Bologna

Il movimento dei Giovani palestinesi di Bologna sta organizzando la prima “acampada” per domenica sera, con l’obiettivo di far capire che c’è una parte consistente del Paese che ha come priorità la fine dell’aggressione militare su Gaza, il cessate il fuoco permanente e la fine dell’oppressione a Gaza e nei territori occupati. Il ritrovo sarà domenica nel tardo pomeriggio in piazza Scaravilli, cuore della zona universitaria di Bologna, di fronte al Rettorato, dove sarà montato intanto un telo per la proiezione dell’assemblea transnazionale del movimento. Contemporaneamente si cominceranno a piantare le prime tende e si trascorrerà la prima notte in piazza.

Il dialogo, il confronto e le prossime iniziative

‘obiettivo dell’acampada è il dialogo, il confronto e la raccolta di testimonianze. Non si sa ancora quanti saranno i partecipanti, ma i Giovani palestinesi sono fiduciosi e sperano di coinvolgere tanti altri nei prossimi giorni. Le prossime iniziative saranno discusse e annunciate di volta in volta. In altri atenei italiani sono previsti appuntamenti, incontri e assemblee, come quello dei Giovani palestinesi di Milano su Zoom domenica e quello alla Sapienza di Roma venerdì 10 maggio, dove si parlerà anche di boicottaggio di Israele. Il coordinamento è nazionale in vista della data simbolica del 15 maggio, il giorno in cui si ricorda la Nakba, l’esodo forzato di circa 700mila arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nella prima guerra arabo-israeliana del 1948.

Il movimento studentesco globale si sta mobilitando per dire basta all’oppressione e al genocidio del popolo palestinese. La protesta, che prevede la prima “acampada” a Bologna, si sta organizzando in vista del 15 maggio, giorno del ricordo della Nakba. ‘obiettivo è il dialogo, il confronto e la raccolta di testimonianze, con l’obiettivo di far capire che c’è una parte consistente del Paese che ha come priorità la fine dell’aggressione militare su Gaza e l’oppressione nei territori occupati. Il coordinamento è nazionale e le prossime iniziative saranno discusse e annunciate di volta in volta.

Giordana Bellante

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