Israele-Hamas: Intensa battaglia a Khan Younis, le ultime news - avvisatore.it
Le ultime notizie sulla guerra di oggi, 26 gennaio 2026, riportano intense battaglie nella città di Khan Younis, la seconda più grande della Striscia di Gaza. Secondo una nota delle Forze di difesa israeliane (IDF), sono stati colpiti numerosi obiettivi terroristici, tra cui depositi di armi e centri operativi di Hamas. L’IDF ha dichiarato che, dopo aver individuato cinque terroristi entrare in una struttura militare di Hamas, le truppe hanno effettuato un attacco aereo eliminandoli.
Le truppe di terra israeliane hanno inoltre identificato una cellula terroristica composta da quattro individui che avevano lanciato missili anticarro contro i militari. Questa cellula è stata eliminata tramite un raid aereo. Inoltre, sono stati segnalati altri terroristi uccisi durante i combattimenti.
Secondo il ministero della Salute della Striscia di Gaza, il numero dei morti dall’7 ottobre dello scorso anno sarebbe superiore a 26.000. L’enclave palestinese, che è stata sotto il controllo di Hamas dal 2007, riporta un bilancio di 26.083 morti e 64.487 feriti. Nelle ultime 24 ore, secondo le stesse fonti, sono state registrate 183 vittime e 377 persone ferite. La notizia è stata riportata dalla tv satellitare al-Jazeera, mentre le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza continuano in seguito all’attacco dell’7 ottobre in Israele.
La protesta dei familiari degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza continua per il terzo giorno consecutivo, bloccando l’ingresso di aiuti umanitari attraverso il valico di Kerem Shalom. I manifestanti, con i loro corpi, stanno impedendo il passaggio degli aiuti e si prevede che centinaia di altre persone si uniranno alla protesta nel corso della giornata. La richiesta della protesta è quella di interrompere tutti gli aiuti umanitari fino a quando gli ostaggi non saranno liberati e riportati in Israele.
Oggi è previsto il pronunciamento della Corte internazionale di giustizia (CIG) sul ricorso presentato dal Sudafrica, che accusa Israele di violare la Convenzione sul genocidio nella Striscia di Gaza. Alla Corte è presente anche la ministra degli Esteri sudafricana Naledi Pandor. Israele si aspetta che l’accusa di commettere il crimine di genocidio contro i palestinesi di Gaza venga respinta, come dichiarato dal portavoce del governo israeliano Eylon Levy.
Nonostante ciò, non ci si aspetta che oggi venga emessa una sentenza sull’accusa di genocidio. Gli osservatori ritengono che la CIG potrebbe invece richiedere una serie di misure di emergenza, tra cui l’arresto dell’operazione militare nella Striscia di Gaza. La decisione della Corte è vincolante e non appellabile, ma non è garantito che Israele decida di rispettarla, poiché la Corte non ha i mezzi per far rispettare le sue sentenze.
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