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Israele-Hamas: l’analisi sul motivo per cui la guerra sarà lunga

Hamas si sta indebolendo, ma la battaglia sarà lunga

Le Forze di difesa israeliane continuano a guadagnare terreno nella Striscia di Gaza, smantellando in modo metodico l’organizzazione di Hamas. L’obiettivo del gabinetto di guerra di Israele è chiaro: distruggere Hamas per preservare la propria esistenza. Tuttavia, raggiungere questo obiettivo richiederà molto tempo e anni di impegno. Non ha senso chiedersi quando finirà la guerra a Gaza, perché la battaglia sarà molto lunga.

Hamas ha costruito una base terroristica estremamente fortificata, sia sopra che sotto terra. Questo rende l’organizzazione un nemico determinato e non disposto ad arrendersi. Secondo il colonnello riservista Gabi Siboni, membro senior del Jerusalem Institute for Strategy and Security, un numero significativo di civili di Gaza è coinvolto in tutti i modi e metodi della macchina da guerra di Hamas.

Una guerra senza fine?

Secondo l’ex capo dello Shin Bet Ami Ayalon, c’è il rischio di una guerra senza fine, in cui la sicurezza viene prioritizzata a discapito dei diritti umani di una minoranza. È importante capire che un’organizzazione terroristica come Hamas non si arrenderà mai e che il dopo guerra sarà estremamente complesso. L’esercito israeliano potrebbe smantellare le capacità militari di Hamas e annientarne la leadership, ma cosa succederà dopo?

Ayalon riflette sul fatto che senza obiettivi politici, la guerra diventa fine a se stessa e non un mezzo per raggiungere un fine. Se non si sviluppano progetti politici, non si può definire cosa significhi la vittoria.

Complicazioni e collaborazione

L’esercito israeliano ha richiesto più tempo per l’operazione a causa delle dimensioni sorprendenti dei tunnel costruiti da Hamas. Saranno necessari almeno sei mesi solo per mappare la rete di tunnel. Inoltre, Hamas non riconosce il diritto internazionale, creando una situazione asimmetrica e la necessità di proteggersi ulteriormente.

Mettere fine alla guerra prima che Hamas venga sconfitto sarebbe un segnale di debolezza per Israele. Secondo il colonnello riservista Moshe Elad dell’Idf, è necessario riabilitare la deterrenza regionale e tutto il resto dovrà aspettare. Ci sono gravi problemi di sicurezza se si mette fine ai combattimenti per ottenere il rilascio degli ostaggi.

Le complicazioni nel cammino verso l’obiettivo sono numerose. Hamas ha nascosto armi e munizioni non solo nei tunnel sotterranei, ma anche nelle abitazioni civili. Inoltre, Israele deve considerare altre aree come il Libano o la Cisgiordania. La collaborazione con l’Egitto è fondamentale per prevenire l’accumulo e il trasferimento di armi lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto.

Le Forze di difesa israeliane stanno facendo progressi nella lotta contro Hamas, ma la battaglia sarà lunga e complessa. È importante mantenere l’obiettivo di distruggere Hamas per preservare la sicurezza di Israele, ma allo stesso tempo è fondamentale considerare gli aspetti politici e umanitari della situazione.

Redazione

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