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Israele-Hamas: Ultime notizie oggi 18 dicembre sulla guerra

Consiglio sicurezza Onu ci riprova, al voto risoluzione su cessate il fuoco

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si appresta a votare una risoluzione che chiede un immediato cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas. L’obiettivo è consentire la consegna di aiuti umanitari a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi. La bozza di risoluzione, redatta dagli Emirati Arabi Uniti, richiede anche un monitoraggio da parte delle Nazioni Unite dell’assistenza fornita. Si sottolinea inoltre che l’accesso a Gaza dovrebbe essere consentito via terra, mare e con rotte aeree.

Secondo il Times of Israel, la risoluzione chiede “una cessazione urgente e sostenibile delle ostilità per consentire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli nella Striscia di Gaza” e il “rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”. Nonostante non nomini esplicitamente Hamas, la risoluzione condanna “tutti gli attacchi indiscriminati contro i civili”. Si esprime anche il sostegno a una soluzione a due Stati nella regione e sottolinea l’importanza di unificare Gaza con la Cisgiordania sotto l’Autorità nazionale palestinese.

25 morti in raid Israele su campo profughi Nuseirat, uccisa giornalista

Un raid aereo condotto da Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ha causato la morte di 25 persone. Tra le vittime, ci sono dieci membri della stessa famiglia, quella di Abu Garqud. La giornalista Haneen Ali Al-Qashtan è stata uccisa insieme alla sua famiglia durante il raid. Queste informazioni sono state riportate dall’emittente al-Jazeera e confermate da fonti locali.

Altri 4 soldati israeliani uccisi a Gaza, 126 da inizio operazione di terra

Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno annunciato la morte di altri quattro soldati durante i combattimenti contro i miliziani di Hamas nella Striscia di Gaza. Il numero totale dei militari israeliani morti dall’inizio dell’operazione di terra è salito a 126. Tra le vittime recenti ci sono il sergente Urija Bayer, 20 anni, originario di Maalot-Tarshiha, il sergente Liav Aloush, 21 anni, di Gedera, il sergente riservista Etan Naeh, 26 anni, del Kibbutz Sde Eliyahu, e il sergente riservista Tal Filiba, 23 anni, di Rehovot. Un altro soldato è rimasto gravemente ferito negli scontri.

Redazione

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