“Israele prosegue la guerra a Gaza senza dipendere dal sostegno internazionale” – Notizie del 13 dicembre 2023

Il giorno più nero per l’esercito israeliano

Dieci soldati israeliani sono stati uccisi in combattimenti nel nord di Gaza, rendendo la giornata di ieri la peggiore per l’esercito israeliano fin dall’inizio delle operazioni di terra contro Hamas nell’enclave palestinese. Tra i caduti ci sono un comandante di battaglione e un colonnello, che sono morti in un’imboscata a Shejaiya, a est di Gaza City. Secondo le forze israeliane, sono stati colti di sorpresa. Da quando le operazioni di terra sono iniziate, sono stati riportati almeno 115 caduti, secondo il bollettino ufficiale.

Dall’altra parte, il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha reso noto che ci sono stati 18.608 morti e 50.594 feriti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. La situazione umanitaria nella regione è sempre più critica, con le condizioni degli sfollati che vivono in ripari di fortuna che si aggravano a causa delle forti piogge che hanno colpito l’area.

Cohen: “La guerra a Gaza continuerà, con o senza sostegno internazionale”

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha dichiarato che Israele continuerà la guerra contro Hamas, indipendentemente dal sostegno internazionale. Ha sottolineato che un cessate il fuoco in questa fase sarebbe un vantaggio per Hamas e permetterebbe loro di minacciare nuovamente i residenti di Israele. Cohen ha anche chiesto alla comunità internazionale di agire in modo efficace e aggressivo per proteggere le rotte marittime globali, dopo che il movimento Houthi sostenuto dall’Iran nello Yemen ha lanciato attacchi contro navi legate a Israele nel Mar Rosso.

Il giorno più nero per le Idf

Il Guardian descrive l’uccisione di due ufficiali e sette soldati israeliani come “uno degli incidenti più letali per l’esercito israeliano” durante i due mesi di guerra a Gaza. L’attacco è stato perpetrato da Hamas in un’imboscata complessa, nonostante le forze israeliane sostengano di avere il controllo operativo delle principali roccaforti di Hamas nel nord di Gaza. L’imboscata è avvenuta a Shejaiya, un’area che è stata teatro di intensi scontri negli ultimi giorni.

Tra i caduti c’è il tenente colonnello Tomer Greenberg, un comandante della Brigata Golani, che era stato in prima linea il 7 ottobre e aveva raccontato di aver salvato due gemelli neonati dopo l’uccisione dei loro genitori. Greenberg è morto nel tentativo di recuperare quattro soldati feriti. L’incidente è avvenuto durante una perlustrazione per ripulire gli edifici nel cuore della casba di Shejaiya, quando è avvenuta un’esplosione in uno degli edifici e diversi soldati sono rimasti feriti. Durante lo scontro a fuoco che ne è seguito, i soldati sono stati colpiti da granate e da una carica esplosiva. Altri soldati che sono arrivati in soccorso sono stati colpiti da un’altra esplosione. In totale, 20 soldati israeliani sono morti a causa del fuoco amico o di incidenti durante l’operazione militare contro Hamas.

La situazione nella Striscia di Gaza è sempre più disperata, con le forti piogge che hanno colpito l’area e reso ancora più difficile la vita degli sfollati che vivono in ripari di fortuna. Nel frattempo, Gran Bretagna e Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro Hamas e la Jihad islamica, al fine di contrastare la minaccia terroristica e tagliare l’accesso alle finanze delle organizzazioni.