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La mostra “Cyprea: La rete di Afrodite” unisce arte contemporanea e archeologia al **Colosseo

Un evento culturale di grande rilevanza sarà ospitato al Parco archeologico del Colosseo: la mostra “Cyprea: La rete di Afrodite“. Questo affascinante progetto si propone di celebrare il legame storico tra Italia e Cipro, due terre che, attraverso il mare Mediterraneo, condividono una profonda connessione culturale. Fino al 26 novembre, il Museo del Foro Romano diventa palcoscenico di opere che reinterpretano il mito di Afrodite e il suo simbolismo legato alla bellezza, all’amore e alla generazione.

I curatori e il concetto dell’esposizione

Un’idea innovativa

La mostra è curata da Giorgio Calcara e comprende la direzione artistica di Stefania Pennacchio, coadiuvata dalla supervisione scientifica di Fulvia Toscano, direttrice del festival Naxoslegge. Quest’evento incarna un’iniziativa volta a riportare in luce i valori e la cultura del bacino del Mediterraneo. Attraverso la combinazione di arte contemporanea e archeologia, l’esposizione presenta un viaggio che rilegge miti, storie, leggende e iconografie legate alla dea.

Un legame profondo tra le nazioni

Due figure emblematiche sono centrali nel progetto: Cyprea, simbolo di vita e protezione, e Afrodite, divinità del calore e della creazione, rappresentano archetipi universali legati al femminile. La scelta del Museo del Foro Romano non è casuale. Esso si affaccia sulla Cella di Roma Aeterna, che anticamente ospitava un tempio dedicato a Venere, sottolineando così il profondo legame tra la cultura romana e quella greca. Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico, sottolinea l’importanza di esaltare il valore eterno della Dea nella cornice della Roma imperiale.

Le opere in mostra e gli artisti coinvolti

Un dialogo artistico tra Italia e Cipro

La mostra coinvolge otto artisti: quattro provenienti da Cipro e altri quattro dall’Italia. Questa collaborazione artistica si propone di reinterpretare il mito e di riflettere sulla figura della donna come creatrice e dispensatrice di vita. Tra gli artisti ci sono nomi noti come Gabriels, Rosa Mundi, e Nicola Verlato, che portano con sé interpretazioni uniche e contemporanee del tema. Le loro opere fanno riferimento al concetto di “Cyprea” come simbolo di maternità e forza, creando un’alleanza culturale che supera i confini geografici.

Simbolismo e significato delle opere

Ogni opera esposta è un’allegoria della vita, racchiusa in una cyprea, evocando la connessione tra passato e presente. Si tratta di un’affermazione della femminilità, della maternità e della creatività, che prendono forma attraverso una rivisitazione contemporanea delle tradizioni. Attraverso questi lavori, il pubblico è invitato a riflettere sulle modalità con cui i miti antichi continuano a influenzare l’arte moderna, sottolineando come i messaggi universali possano essere riadattati e reinterpretati in chiave attuale.

Eventi collaterali e discussioni sulla continuità culturale

La giornata di studi a Naxos

Parallelamente alla mostra, il 28 settembre si terrà una giornata di studi presso il Museo del Parco Archeologico di Naxos, che fungerà da ulteriore punto di incontro per discutere e approfondire i temi affrontati nell’esposizione. Questo evento, promosso da Naxoslegge, rappresenta un’importante occasione di dialogo tra esperti e appassionati di cultura, incentrato sulle connessioni storiche e artistiche tra Roma e Cipro.

Creare un circuito culturale

L’esposizione di “Cyprea” e gli eventi collegati disegnano un percorso espositivo che si estende da Roma fino a Nicosia, toccando tappe significative come Pafos e Taormina. Questo circuito simbolico è pensato per rafforzare i legami culturali, invitando a una riflessione profonda sull’interazione tra la grande bellezza del passato e le nuove interpretazioni artistiche, rendendo onore all’eredità di Afrodite e al ruolo fondamentale del Mediterraneo come culla di storie e mitologie.

L’importanza di questi eventi risiede non solo nella valorizzazione della tradizione culturale, ma anche nell’invito a guardare al futuro, con uno sguardo sempre più aperto e consapevole.

Giordana Bellante

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