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“La posizione dell’UE su Israele si modifica se Netanyahu rifiuta uno Stato palestinese”

L’UE minaccia “conseguenze” su Israele per la sua posizione sulla creazione di uno Stato palestinese

Secondo il ‘Financial Times’, l’Unione Europea sta valutando la possibilità di imporre “conseguenze” su Israele se il primo ministro Benjamin Netanyahu continuerà a opporsi alla creazione di uno Stato palestinese. Questa proposta sarà discussa in una riunione dei ministri degli Esteri dell’UE e riflette il crescente disagio di molti alleati occidentali di Israele per la sua posizione.

Un documento diffuso in vista dell’incontro e visionato dal quotidiano britannico afferma che “gli Stati membri dell’UE dovrebbero imporre conseguenze nel caso di impegno o mancato impegno” rispetto al piano di pace proposto, che prevede la creazione di uno Stato palestinese e il riconoscimento reciproco della sovranità – la cosiddetta soluzione dei due Stati.

Netanyahu ribadisce la posizione di Israele

Nonostante le pressioni internazionali e nazionali, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la posizione di Israele durante una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Netanyahu ha dichiarato che Israele intende mantenere il controllo sull’intera area a ovest del fiume Giordano, che include la Striscia di Gaza e la Cisgiordania occupata. Ha affermato inoltre che Gaza deve essere smilitarizzata e posta sotto il pieno controllo della sicurezza israeliana.

Netanyahu ha sottolineato la sua fermezza su questa posizione, nonostante le richieste degli Stati Uniti di modificare la strategia militare per ridurre le vittime civili e procedere con azioni mirate. Ha espresso apprezzamento per il sostegno degli Stati Uniti a Israele, ma ha affermato che rimane saldo sui “nostri interessi vitali” e che l’obiettivo è ottenere la vittoria totale.

Operazioni militari in corso nella Striscia di Gaza

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha confermato che le operazioni di terra dell’esercito si stanno espandendo nella Striscia di Gaza, in particolare nell’area di Khan Younis nel sud. Gallant ha affermato che l’operazione continuerà fino a quando Israele non raggiungerà i suoi obiettivi, tra cui la sconfitta di Hamas e il ritorno degli ostaggi.

Queste azioni militari si svolgono nonostante le richieste degli Stati Uniti di ridurre le vittime civili e di adottare azioni mirate. Israele sostiene che queste operazioni sono necessarie per raggiungere i propri obiettivi di sicurezza e difesa.

In conclusione, l’Unione Europea sta considerando l’opzione di imporre “conseguenze” su Israele se il primo ministro Netanyahu continuerà a opporsi alla creazione di uno Stato palestinese. Netanyahu ha ribadito la posizione di Israele, sostenendo il pieno controllo della sicurezza israeliana sull’intera area a ovest del fiume Giordano. Nel frattempo, le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza si stanno espandendo nonostante le richieste degli Stati Uniti di ridurre le vittime civili. La situazione rimane tesa e in continua evoluzione.

Redazione

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