La possibile libertà condizionale di Chico Forti in Italia: un'analisi giuridica e un'eventualità da considerare - Occhioche.it
Contesto: Chico Forti, un surfista e produttore televisivo trentino, è stato condannato all’ergastolo “lifetime without parole” da un tribunale della Florida per l’omicidio premeditato di un imprenditore australiano nel 2000. Tuttavia, recenti sviluppi giuridici potrebbero portare alla sua liberazione condizionale in Italia.
Secondo l’avvocato Alexandro Tirelli, già consulente dello zio di Forti e presidente delle Camere penali internazionali, l’ordinamento giuridico italiano prevede la possibilità di concedere la libertà condizionale “dopo 26 anni dall’applicazione dell’ergastolo e se il condannato resipiscente ha dimostrato condotta irreprensibile”. Tirelli spiega che l’ordinamento italiano non prevede il ‘fine pena mai’ per un omicidio volontario, ovvero l’ergastolo ostativo, e che Forti negli Stati Uniti è stato condannato al “lifetime without parole”, corrispondente appunto al “fine pena mai”. Forti ha già scontato tra i 24 e i 25 anni di detenzione, quindi allo scadere del 26° anno di prigionia potrebbe chiedere di essere liberato e ottenere la libertà vigilata.
Tirelli aggiunge che Forti potrebbe uscire dal carcere e cominciare il periodo di cinque anni di libertà vigilata al termine del quale, se non avrà commesso ulteriori reati, potrà ottenere la piena libertà, cioè il fine pena. Il legale ritiene inoltre che Forti, avendo già scontato 24 anni di prigione, dovrebbe ricevere uno sconto di pena di tre mesi per ogni anno di pena sofferta, come previsto dalla legge italiana.
‘è tuttavia alcune sfide e incertezze da considerare. Tirelli sottolinea che, sebbene le amministrazioni Trump e Biden siano state favorevoli all’applicazione del trattato tra Italia e Stati Uniti in base al quale una persona condannata in uno dei due Paesi può scontare una parte residuale della pena in patria, Ron DeSantis, governatore della Florida, è sempre stato contrario nel caso di Forti.
Inoltre, Tirelli spiega che Forti non è stato estradato, ma gli è stato concesso di venire in Italia per scontare il residuo della pena. Tuttavia, gli americani hanno imposto la condizione che venga rispettata la sentenza americana, condizione che Tirelli ritiene irrealizzabile, poiché in Italia non si può irrogare una pena non prevista dal codice. ‘ergastolo ostativo è inflitto solo per omicidi di mafia o fatti internazionali.
Infine, Tirelli suggerisce che ci potrebbe essere un’altra eventualità: in caso di problemi di salute, Forti potrebbe ricevere un provvedimento clemenziale. Il legale è convinto che uno degli ostacoli superati nelle trattative per il rilascio sia stato che Forti accettasse il verdetto della giustizia americana e non diffamasse il sistema di giustizia americano, condizione da rispettare anche una volta giunto in Italia. Forti, che fino a dicembre si dichiarava innocente, ha poi accettato il verdetto della giustizia americana e oggi è finalmente in Italia.
Questa analisi giuridica e queste eventualità da considerare forniscono una prospettiva più ampia sulla questione della possibile libertà condizionale di Chico Forti in Italia. Tuttavia, rimangono molte incertezze e sfide da affrontare, e l’esito finale dipenderà da una serie di fattori giuridici, politici e di altro tipo.
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