La salute della donna come fattore predittivo per il pianeta e la società - avvisatore.it
Il 98° Congresso della Società italiana di ostetricia e ginecologia (Sigo) si sta svolgendo a Milano, con la partecipazione dei ginecologi ospedalieri (Agoi), universitari (Agui) e territoriali (Agite). Il tema centrale del congresso è la salute della donna come “miglior indicatore e soprattutto miglior fattore protettivo e predittivo per la salute del pianeta”. Irene Cetin, presidente del congresso, sottolinea l’importanza del ruolo della donna nella società, non solo come madre, ma anche come modello di stili di vita. Durante il periodo riproduttivo della donna, che include la fase preconcezionale, il concepimento, la gravidanza e le fasi post-parto, si aprono delle opportunità in cui i geni e il patrimonio genetico si esprimono attraverso processi biochimici.
Secondo la presidente del congresso, il fattore più influente sulla salute della donna è quello nutrizionale. Tuttavia, ci sono anche altri fattori negativi che possono influire, come lo stress causato da situazioni psicologiche e fisiche e l’inquinamento. Questi fattori possono causare patologie durante la gravidanza, come il parto prematuro, la preeclampsia e il diabete gestazionale, nonché malformazioni e disturbi comportamentali nel lungo termine. È stato evidenziato il ruolo delle patologie riproduttive, come l’endometriosi e i fibromi, che possono causare dolore e infertilità, influenzando negativamente la vita delle donne.
Durante il congresso, è stato dato ampio spazio anche ai temi della menopausa e delle problematiche della terza età. La presidente Cetin sottolinea che questa fase della vita delle donne è diventata più lunga e che la qualità della vita durante questa fase è fondamentale. È stato discusso anche il concetto di sostenibilità del sistema sanitario, che implica una selezione accurata delle cure, un approccio preventivo e il riconoscimento delle cure importanti. Inoltre, è importante preservare la salute del pianeta, promuovendo uno stile di vita sano e riducendo l’impatto ambientale.
In conclusione, Valeria Dubini, presidente di Agite, sottolinea il ruolo e la responsabilità dei ginecologi territoriali nel contesto attuale, in cui il territorio è valorizzato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). La pandemia ha dimostrato che un territorio forte può rendere sostenibile il sistema sanitario nel suo complesso. Durante il congresso, è stata evidenziata l’importanza di attività a basso impatto ambientale, che rappresentano un investimento per la salute delle donne e per la salute del pianeta in generale.
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