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La serie su Rocco Siffredi: un viaggio emozionante nella vita dell’icona del cinema per adulti

Rocco Siffredi racconta la sua vita in Supersex

Rocco Siffredi, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato della serie dedicata a lui, Supersex, e ha ripercorso momenti significativi della sua esistenza. Dall’infanzia ad Ortona alle prime esperienze nella Hollywood per adulti, ha svelato: “Non è per i soldi che ho scelto di fare il pornostar. Era una vocazione. Volevo fare sesso con tutte le bellissime donne che incontri in questo mondo. Avrei pure pagato, invece hanno pagato me“.

  • In giro per il mondo mi dicono che si vede che lo faccio per piacere e passione – ha aggiunto Siffredi. Questo aspetto sarà evidente anche in Supersex, interpretato da Alessandro Borghi, in arrivo su Netflix il 6 marzo. Riguardo alla serie, l’attore ha ammesso: “Ho pianto per giorni. Inizialmente non riuscivo a riconoscermi negli attori, poi però ho rivissuto l’infanzia e la morte di un mio fratello. Ho rivisto mia madre, gli amici d’infanzia. Bellissimo, ma vedere scorrere la propria vita in poche ore sul divano con moglie e figli, è anche surreale“.

Il supporto della moglie Rosa e il ritorno sul set di Rocco Siffredi

Nonostante la sua carriera nel mondo del cinema per adulti, Rocco Siffredi ha mantenuto un solido matrimonio con la moglie Rosa Caracciolo. È stata proprio lei a incoraggiarlo a tornare sul set dopo le pause che ha preso nel corso degli anni. “Quando uno è abituato a fare sesso quotidianamente, con due o tre ragazze diverse al giorno, non è facile tornare alla ‘normalità’, sei come uno sportivo che si ritrova a casa sul divano,” ha spiegato. E ha aggiunto: “Non l’avevo immaginato fino al giorno in cui ho pensato di ritirarmi, a 40 anni. Ho ricominciato e ci sono ricascato tante volte da pensare che fosse insuperabile, una condanna“.

  • Sul fatto che il suo rapporto con la moglie non abbia mai avuto l’esclusività, ha commentato: “Per lei il sesso va in coppia con i sentimenti, anche se le ho sempre detto che poteva mettersi in pari. Oggi mi dice: ‘Finalmente ti dedichi solo a me. Mi hai fatto aspettare così tanto che adesso devi accettare tu i miei ritmi’“.
Redazione

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