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La situazione carceraria di Ilaria Salis in Ungheria: un’odissea kafkiana senza fine

Contesto: Ilaria Salis, un’insegnante italiana di 39 anni, è stata detenuta in un carcere ungherese per oltre 15 mesi. Suo padre, Roberto Salis, ha recentemente parlato della sua situazione durante un incontro elettorale a Pavia, esprimendo preoccupazione per il fatto che Ilaria non possa votare alle prossime elezioni europee.

La lotta di un padre per la giustizia della figlia

Roberto Salis, il padre di Ilaria Salis, ha recentemente fatto un aggiornamento sulla situazione di sua figlia, che è stata detenuta in un carcere ungherese per oltre 15 mesi. In una dichiarazione fatta durante un incontro elettorale a Pavia, Salis ha rivelato di aver parlato con Ilaria il giorno precedente e di aver appreso che sta bene. Tuttavia, la sua preoccupazione per la situazione di sua figlia non è diminuita.

Salis ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di progressi nella richiesta di arresti domiciliari per Ilaria. Il 22 maggio, Salis si recherà di nuovo in Ungheria per farle visita in carcere, una situazione che ha definito “kafkiana“.

La situazione di Ilaria è ulteriormente complicata dal fatto che è una candidata al Parlamento europeo per la lista di Alleanza Verdi Sinistra. Tuttavia, a causa della sua detenzione, non sarà in grado di votare alle elezioni. Salis ha esortato i governi italiano e ungherese a trovare una soluzione per consentire a Ilaria di esercitare il suo diritto di voto, e ha ringraziato l’Alleanza Verdi Sinistra per aver dato a sua figlia l’opportunità di candidarsi.

La solidarietà politica per Ilaria Salis

‘incontro elettorale a Pavia non è stato solo l’occasione per Roberto Salis di fare un aggiornamento sulla situazione di sua figlia, ma anche di esprimere la sua gratitudine per il sostegno politico che ha ricevuto. Luca Testoni, segretario provinciale di Sinistra Italiana, ha espresso la speranza che entro l’anno prossimo Ilaria possa essere presente a Pavia.

La situazione di Ilaria ha attirato l’attenzione di diversi partiti politici, sia in Italia che in Ungheria. Oltre alla candidatura di Ilaria per la lista di Alleanza Verdi Sinistra, diversi politici hanno espresso la loro solidarietà e chiesto la sua liberazione. Tuttavia, finora, questi sforzi non hanno portato a una soluzione concreta per la sua situazione carceraria.

La situazione di Ilaria Salis rimane una questione urgente e complessa, che richiede l’attenzione e l’azione di entrambi i governi italiano e ungherese. Mentre suo padre continua a lottare per la sua liberazione e per il suo diritto di voto, la speranza è che la solidarietà politica si traduca in azioni concrete per porre fine a questa odissea kafkiana.

Giordana Bellante

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