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L’appello di Card. Matteo Zuppi per la pace in Medio Oriente: Potenziare la diplomazia e il cessate il fuoco

Introduzione:
Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana , Card. Matteo Zuppi, ha espresso la sua preoccupazione per il conflitto in corso tra Hamas e Israele durante una lectio magistralis al Dipartimento di scienze diplomatiche di Gorizia. In questa occasione, ha sottolineato l’importanza di una maggiore enfasi sulla diplomazia e sulla risoluzione dei conflitti attraverso il diritto, piuttosto che con la forza o le armi. In questo articolo, esploreremo i punti chiave del suo discorso e l’urgenza di un cessate il fuoco nella regione.

Il conflitto tra Hamas e Israele: un pezzo della guerra mondiale
Il Card. Zuppi ha sottolineato che tutte le guerre, anche quelle che sembrano più distanti e circoscritte, ci riguardano e sono parte di una guerra mondiale. Ha espresso la sua profonda preoccupazione per il conflitto tra Hamas e Israele, affermando che è necessario continuare a lavorare instancabilmente per raggiungere la pace. Questo è il motivo per cui Papa Francesco insiste costantemente sul cessate il fuoco.

Potenziare la diplomazia e il diritto per risolvere i conflitti
Parlando ai giovani futuri diplomatici, il presidente della CEI ha sottolineato l’importanza di potenziare la diplomazia e di credere nella sua efficacia. La diplomazia, secondo Zuppi, non è solo un’attività mondana o una perdita di tempo, ma è lo strumento che può permettere l’identificazione di soluzioni per risolvere i conflitti, sia presenti che futuri. La logica del più forte o delle armi non solo è inaccettabile, ma non risolve mai i conflitti; al contrario, li peggiora. Pertanto, è fondamentale affrontare le dispute attraverso il diritto e la diplomazia.

La diplomazia umanitaria: costruire ponti e imparare un linguaggio comune
Infine, il Card. Zuppi ha evidenziato la necessità di una diplomazia umanitaria, in cui coloro che si occupano di questioni umanitarie possano aiutare a costruire ponti, a sviluppare un linguaggio comune e a promuovere la conoscenza reciproca. Questo approccio, ha sottolineato, è essenziale per prevenire e risolvere i conflitti, poiché nessuno è un’isola e tutti dovrebbero essere coinvolti nel processo di pace.

Il messaggio di Card. Matteo Zuppi è chiaro: il conflitto tra Hamas e Israele, come tutti i conflitti, richiede un impegno costante e sincero per raggiungere la pace. Potenziando la diplomazia e il diritto, e promuovendo una diplomazia umanitaria, è possibile affrontare le sfide globali e lavorare insieme per un futuro più pacifico e giusto.

Luisa Pizzardi

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