Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Giordana Bellante
La cultura riveste un ruolo fondamentale nella vita sociale e comunitaria, specialmente in un contesto come quello dei musei, che devono evolversi per diventare spazi di partecipazione attiva. Durante il convegno “Percorsi di sviluppo del territorio tra cultura e innovazione“, il direttore dei musei e parchi archeologici di CROTONE e SIBARI, Filippo Demma, ha evidenziato come sia necessario un approccio nuovo, in grado di attrarre giovani e meno giovani. La sua visione non è solo quella di un luogo in cui conservare reperti, ma di un centro culturale vivo e dinamico.
Il museo come spazio di apertura alla comunità
Un luogo di frequentazione attiva
Filippo Demma ha messo in luce la necessità di trasformare il museo in un ambiente di aggregazione e apprendimento continuo. Non si tratta dunque di una semplice visita occasionale, ma di un invito a frequentare queste strutture, a viverle come parte integrante della comunità. Non è solo una questione di esposizione di reperti, ma di costruzione di un dialogo interattivo tra il museo e le persone. L’idea è che il museo diventi non solo una custodia della memoria storica, ma anche un attore attivo nel presente e nel futuro.
La valorizzazione della cultura immateriale
Demma ha sottolineato come sia necessario fare un passo indietro per affrontare le problematiche legate all’istruzione e alla scrittura, in particolare tra i giovani. L’emergenza è presente e, secondo il direttore, può essere affrontata solo a partire dalla cultura. Aprire il museo significa anche avvicinare le persone a nuove forme di cultura immateriale, come la gastronomia e le tradizioni locali. In questo contesto, l’iniziativa legata al VINO e a VINITALY diventa un ottimo esempio di come un museo possa integrare aspetti diversi della cultura e diventare un punto di riferimento per la comunità.
L’importanza delle collaborazioni e dell’accessibilità
Reti di sinergia per il recupero della cultura
Filippo Demma ha parlato con entusiasmo dell’onore di ospitare iniziative promosse dalla Fondazione MAGNA GRECIA, definita un’istituzione di prestigio. Le diverse iniziative messe in campo nei parchi archeologici di CROTONE e SIBARI mirano a ricucire i legami con la comunità, in modo da raggiungere anche le persone che tradizionalmente si sentono distanti dalla cultura. L’obiettivo è chiaro: creare delle sinergie che possano fare da ponte tra il museo e i cittadini, attraverso eventi e attività che parlino direttamente ai loro interessi e necessità.
Coinvolgere anche chi è in difficoltà
Una delle novità più significative annunciate da Demma riguarda l’ampliamento dell’accessibilità della cultura. I musei non devono essere percepiti come luoghi esclusivi, ma come spazi da cui tutti possono trarre beneficio, indipendentemente dalla propria storia personale. L’inclusione di detenuti in progetti culturali rappresenta un passo concreto verso questo fine, dimostrando che è possibile avvicinare la cultura a chiunque, anche a chi ha vissuto esperienze di esclusione. Questa impostazione umanizza il museo, rivelando la sua capacità di ‘uscire’ dai propri confini e di accogliere, stimolando un maggiore coinvolgimento della comunità.
Il futuro dei musei come centri di cultura e innovazione
Un museo vivo e comunicativo
La visione di Filippo Demma non si limita a un momento di riflessione, ma si proietta verso un futuro in cui il museo sarà un centro culturale dinamico e comunicativo. L’idea è quella di abbattere le barriere tra arte, storia e vita quotidiana, rendendo il museo un attore fondamentale nel contesto sociale. Con iniziative che spaziano dalla gastronomia all’arte contemporanea, il museo può rappresentare un catalizzatore di sviluppo, un luogo dove si intrecciano esperienze ed emozioni.
Una ricerca di innovazione continua
Infine, Demma ha espresso la volontà di continuare su questa strada, cercando sempre nuove modalità di coinvolgimento e innovazione. Il museo, secondo questa visione, è una realtà in continua evoluzione, che deve saper rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più variegato e in cerca di esperienze che vadano oltre la semplice visita. Solo così i musei potranno realizzare il loro pieno potenziale come luoghi di cultura e apprendimento, capaci di attrarre e coinvolgere ogni membro della comunità.