Marito sfregiato: GIP rilascia uomo dopo false accuse - avvisatore.it
Il Gip di Agrigento, Micaela Raimondo, ha emesso un’ordinanza cautelare in carcere per calunnia nei confronti di una donna di 50 anni che, lo scorso 5 dicembre, avrebbe sfregiato il marito in modo permanente, accusandolo poi falsamente. Inoltre, il Gip ha disposto l’immediata liberazione dell’uomo, in quanto sono venuti meno tutti i gravi indizi di colpevolezza.
Fin dall’inizio, le versioni dei due coniugi sono state opposte. La donna, che si trova in una struttura protetta dopo aver denunciato maltrattamenti, ha affermato di aver contattato il marito, tenendo all’oscuro la polizia e i responsabili della comunità, per prendere degli indumenti. La 50enne ha riportato ferite lievi e, dopo 24 ore, è stata dimessa dall’ospedale e tornata nella casa protetta. Il marito, invece, ha subito ustioni alle mani, al volto e al collo ed è stato trasferito all’ospedale Cannizzaro di Catania. Dopo la decisione del Gip di Agrigento, l’uomo è stato trasferito dalla medicina protetta alla Terapia intensiva del centro Grandi ustioni del nosocomio. Gli specialisti del centro hanno seguito costantemente il 48enne e hanno fornito aggiornamenti sulle condizioni delle sue ustioni. Attualmente, l’uomo è ricoverato con prognosi riservata, ma non è considerato in pericolo di vita.
La decisione del Gip di Agrigento di liberare l’uomo accusato di lesioni gravissime alla moglie è stata presa in seguito alla mancanza di prove concrete a suo carico. La donna, che aveva denunciato il marito per maltrattamenti, è stata invece accusata di calunnia. Secondo l’ordinanza cautelare emessa dal Gip, la 50enne avrebbe sfregiato il marito in modo permanente e poi avrebbe falsamente accusato lui di essere l’autore delle lesioni. L’uomo, dopo essere stato arrestato dalla polizia, è rimasto in custodia in un reparto di medicina protetta, ma ora è stato trasferito alla Terapia intensiva del centro Grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Nonostante le ustioni riportate, al momento non è considerato in pericolo di vita.
Secondo quanto riportato dall’ANSA, la donna è stata collocata in una struttura protetta dopo la denuncia dei maltrattamenti subiti. Tuttavia, le indagini hanno portato alla luce una versione dei fatti completamente diversa. Ora spetta alla giustizia fare luce su questa vicenda e stabilire la verità.
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