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Marsis, il radar italiano, scopre strati di ghiaccio su Marte

Il radar Marsis scopre strati di ghiaccio all’Equatore di Marte

Il radar Marsis, uno degli strumenti a bordo della sonda Mars Express forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), potrebbe aver scoperto gli strati di ghiaccio all’Equatore di Marte. Lo studio, annunciato oggi dall’Esa, è stato condotto da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e si basa sui dati raccolti dal radar Marsis. Questo strumento, progettato dalla Sapienza Università di Roma in collaborazione con il Jet Propulsion Laboratory della Nasa e l’Università dell’Iowa, è gestito dall’Inaf.

I nuovi dati mostrano che i depositi nella regione di Medusae Fossae si estendono fino a 3,7 chilometri nel sottosuolo di Marte, una profondità maggiore di quanto si pensasse in precedenza. Secondo gli scienziati, il segnale rilevato dal radar è consistente con la presenza di ghiaccio stratificato, simile a quello trovato nelle calotte polari del pianeta. Si tratta del più grande deposito di acqua mai rilevato in questa parte di Marte e, se si sciogliesse, potrebbe coprire la superficie del pianeta con uno strato d’acqua profondo da 1,5 a 2,7 metri.

I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters, sono di grande importanza per la pianificazione delle future missioni spaziali verso Marte. Eleonora Ammannito, ricercatrice dell’Asi, afferma che “è sempre più evidente la necessità di studiare in dettaglio la sotto-superficie di Marte per verificare se la presenza di ghiaccio sotto le Medusae Fossae sia un caso isolato o se si verifichi anche in altre parti del pianeta”. L’Asi, insieme alla Csa, la Nasa e la Jaxa, sta attualmente studiando un concetto di missione chiamato “Ice Mapper” per mappare il ghiaccio sottosuperficiale di Marte.

Un deposito di ghiaccio e polvere

Secondo lo studio, il deposito scoperto consiste di strati di polvere e ghiaccio, coperti da uno strato protettivo di polvere secca o cenere. Questa scoperta suggerisce che Marte, nonostante l’aspetto arido della sua superficie, ha avuto un passato ricco di acqua. Le riserve di ghiaccio presenti sul pianeta, come le calotte polari, testimoniano la presenza di acqua in passato. Tuttavia, la scoperta di un deposito di ghiaccio così esteso all’Equatore di Marte indica che il clima del pianeta potrebbe essere stato diverso in epoche precedenti.

L’estensione e la posizione dei depositi ghiacciati nella regione di Medusae Fossae rendono questa zona particolarmente interessante per le future missioni umane su Marte. Le missioni spaziali dovranno atterrare vicino all’equatore del pianeta e avranno bisogno di acqua come risorsa. Pertanto, la presenza di ghiaccio in questa regione è fondamentale per il successo di eventuali missioni umane sul Pianeta Rosso. Tuttavia, i depositi identificati in questo studio sono coperti da centinaia di metri di polvere, rendendoli inaccessibili per i prossimi decenni.

Un nuovo capitolo nella storia del clima di Marte

La scoperta di questi strati di ghiaccio all’Equatore di Marte richiede un aggiornamento della nostra comprensione della storia climatica del pianeta. Conoscere la distribuzione del ghiaccio sulla superficie di Marte aiuta i ricercatori a capire meglio dove l’acqua scorreva in passato e dove potrebbe essere presente oggi. Questi nuovi dati saranno fondamentali per la pianificazione delle future missioni spaziali dirette verso Marte e potrebbero portare a importanti scoperte sulla possibilità di vita passata o presente sul Pianeta Rosso.

In conclusione, la scoperta degli strati di ghiaccio all’Equatore di Marte grazie al radar Marsis rappresenta un importante passo avanti nella nostra comprensione del pianeta. Questa scoperta potrebbe aprire nuove strade per l’esplorazione umana di Marte e per la ricerca di vita nel sistema solare.

Redazione

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