Medici in sciopero: protesta contro la manovra 2024 e il colpo alla Ssn - avvisatore.it
La manovra economica per il 2024 sta suscitando preoccupazione tra i professionisti della sanità pubblica. Secondo Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao Assomed, Guido Quici, presidente di Cimo-Fesmed, e Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing up, la manovra rappresenta “un ennesimo schiaffo al Servizio sanitario pubblico e ai suoi professionisti”.
I sindacati di medici e infermieri sostengono che la manovra non prevede adeguati finanziamenti per il Servizio sanitario nazionale (Ssn). Affermano che, al netto dei rinnovi contrattuali in scadenza, il vero finanziamento del Ssn è di soli 800 milioni di euro, ben al di sotto del tasso inflattivo. Inoltre, sostengono che questi fondi saranno utilizzati per interventi non strutturali, ma di “propaganda” per far credere ai cittadini che il governo si stia impegnando per risolvere i problemi dei tempi di attesa.
I professionisti della sanità pubblica sono preoccupati per gli effetti negativi di un sistema che non riesce più a garantire l’accesso alle cure. I sindacati denunciano la fuga di medici, dirigenti sanitari, infermieri ed ostetriche dalle corsie italiane verso ospedali di altri paesi europei. Questa emorragia di personale sta portando il Ssn verso il baratro, senza possibilità di ritorno.
Le richieste dei sindacati rappresentano non solo le legittime rivendicazioni delle categorie professionali coinvolte, ma anche la necessità di migliorare il sistema di cure nel suo complesso. I sindacati sottolineano l’importanza di investimenti seri nel sistema sanitario e nel suo capitale umano. Inoltre, evidenziano la necessità di affrontare le problematiche legate alla manutenzione delle infrastrutture ospedaliere, che sono spesso in uno stato di abbandono.
I sindacati sono determinati a uscire dal vicolo cieco in cui la politica li ha costretti negli ultimi 20 anni. Sono pronti ad adottare tutte le azioni sindacali necessarie per affermare la dignità dei professionisti della sanità e ottenere il riconoscimento che meritano. Sanno di poter contare sul sostegno di milioni di italiani che si affidano ogni giorno alla sanità pubblica e che non possono rinunciarvi.
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