Minacce a Bassetti: "Ancora i brividi" - avvisatore.it
Il direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha reso pubblica una delle numerose lettere anonime minatorie che ha ricevuto a casa nel corso del 2021. Queste missive, piene di minacce di morte, sono state inviate da gruppi contrari ai vaccini e che negano l’esistenza della pandemia. La gravità e la forza delle parole contenute in queste lettere sono state percepite da Bassetti e dalla sua famiglia, che hanno dovuto affrontare questa situazione per oltre due anni.
La lettera, aperta e letta per la prima volta da Matteo Bassetti e sua moglie, ha suscitato paura e sconforto. Ancora oggi, il virologo afferma di provare brividi nel rileggerla. Nel testo minatorio, scritto in stampatello, si possono leggere frasi come: “Vi veniamo a prendere” e “Quando meno te lo aspetti piomberemo nell’intimità della tua casa e sarà un bagno di sangue”. I due figli adolescenti di Bassetti, Dante e Francesco, sono stati presi di mira nella lettera, con l’avvertimento che la minaccia non finirà mai per loro.
Il mittente della lettera si firma come “Caccia al virologo” e sembra conoscere i nomi dei due ragazzi. Matteo Bassetti ha commentato la situazione affermando: “Spero che chi l’ha scritta si sia reso conto della gravità delle parole che ha usato e riesca ad essere a posto con la sua coscienza”. La testimonianza del virologo mette in luce la violenza e l’intolleranza che possono essere scatenate da posizioni estreme e da una diffidenza verso la scienza e la medicina.
Le minacce di morte ricevute da Matteo Bassetti rappresentano un grave attacco alla libertà e alla sicurezza del virologo e della sua famiglia. Questo episodio mette in evidenza la necessità di combattere la violenza verbale e le minacce che possono essere rivolte a coloro che si impegnano nella lotta contro la pandemia e nella promozione della salute pubblica.
Le autorità competenti devono prendere sul serio queste minacce e garantire la sicurezza di Matteo Bassetti e della sua famiglia. È fondamentale che venga fatta giustizia e che coloro che si rendono responsabili di tali atti vengano identificati e puniti. La libertà di espressione non può essere usata come scusa per minacciare la vita e l’integrità delle persone.
Nonostante le minacce di morte ricevute, Matteo Bassetti dimostra una grande forza interiore nel fronteggiare questa situazione. La sua testimonianza pubblica delle minacce ricevute è un atto di coraggio e di denuncia, che mette in luce l’importanza di combattere l’odio e l’intolleranza.
Bassetti si augura che chi ha scritto la lettera si renda conto della gravità delle parole utilizzate e che possa fare i conti con la propria coscienza. La sua determinazione nel continuare a svolgere il suo lavoro e nel promuovere la scienza e la medicina nonostante le minacce dimostra la sua dedizione e il suo impegno per il bene comune. La società deve sostenere e proteggere coloro che si battono per la salute pubblica e per la diffusione di informazioni accurate e scientificamente valide.
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