Missione di Blinken in Medio Oriente per evitare escalation tra Israele e Hamas

Il Segretario di Stato Usa in partenza per il Medio Oriente

Il capo della diplomazia americana, Antony Blinken, si prepara a intraprendere una nuova missione nel Medio Oriente con l’obiettivo di evitare un’escalation della guerra a Gaza. La missione di Blinken arriva in seguito all’uccisione di Saleh al-Arouri, numero due di Hamas, a Beirut, e agli attentati in Iran durante le celebrazioni per il quarto anniversario della morte del generale Qassem Soleimani.

Dettagli della missione di Blinken

Il segretario di Stato americano partirà stasera da Washington per la sua quarta visita nella regione da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas. La sua prima tappa sarà in Israele, ma al momento non sono stati forniti molti dettagli sulla missione. Tuttavia, è previsto che Blinken farà una sosta anche in Turchia sabato.

L’Iran cerca di evitare l’escalation con gli Stati Uniti e Israele

Secondo il New York Times, anche l’ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema dell’Iran, sta cercando di evitare un’escalation militare con gli Stati Uniti e Israele, nonostante la retorica e le accuse ai “sionisti”. Il quotidiano americano riporta che Khamenei ha ordinato ai suoi capi militari di esercitare “pazienza strategica” e di evitare gravi escalation. L’Iran ha limitato gli attacchi delle milizie sciite alle basi militari statunitensi in Siria e Iraq e ha ridotto al minimo le risposte a presunte operazioni israeliane all’interno del paese.

Inoltre, il Nyt afferma che, nonostante l’intelligence iraniana non abbia indicato un coinvolgimento israeliano negli attentati di ieri a Kerman, i leader di Teheran hanno deciso di considerare pubblicamente Israele responsabile dell’attacco, indipendentemente dalle prove.

Questi sviluppi dimostrano gli sforzi sia degli Stati Uniti che dell’Iran per evitare un’escalation militare nella regione del Medio Oriente. La missione di Blinken e le decisioni di Khamenei mostrano la volontà di entrambe le parti di cercare una soluzione diplomatica e di ridurre le tensioni. Resta da vedere come si svilupperanno gli eventi e se queste iniziative avranno successo nel raggiungere la pace e la stabilità nella regione.