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“Natale: scopri i trucchi anti abbuffate del nutrizionista, dalla mela alle tisane”

Mele e tisane: i consigli del nutrizionista per limitare le abbuffate natalizie

Il trucco per limitare i danni dei buffet e delle abbuffate natalizie è antico e anche molto cinematografico. Bastano un paio di mele mangiate prima di sedersi a tavola, come consigliava Mami a Rossella OHara in ‘Via col vento’, perché “sta male arrivare affamati a cena in società”. Secondo il nutrizionista e fitoterapeuta Ciro Vestita, mangiare una mela prima dei pasti “aiuta a limitare porzioni e tentazioni. Si ha meno fame ed è un trucco che funziona tantissimo, come ho sperimentato con i miei pazienti negli anni”.

Con il sistema delle mele, che in questo periodo sono anche di stagione e molto saporite, “in pratica si mangia la metà senza accorgersene”. Un altro aiuto importante arriva dalle tisane, che ci consentono anche di idratarci, bere di più e sgonfiarci. Le più utili in questo periodo “sono quelle a base di malva e karkadè. Si tratta di due malvacee, ovvero piante della stessa famiglia con proprietà analoghe”. Il karkadé può essere preferibile anche “per la gradevolezza del sapore. Può essere bevuto caldo ma è piacevole anche freddo”.

Le caratteristiche del karkadè, come quelle della malva, lo rendono perfetto in funzione ‘anti-abbuffate’ perché “il karkadè è ricchissimo di mucillagini. Quindi bevendone una tazza si spezza la fame visto che le mucillagini danno un senso di sazietà. Inoltre questo infuso favorisce la diuresi con un effetto fortemente ‘sgonfiante'”, aggiunge il nutrizionista. In questo periodo, “essere troppo punitivi a tavola non è necessario e può essere anche controproducente. Qualche esagerazione ci sta e, in questo caso, le tisane sono benefiche grazie all’effetto della riduzione di liquidi”.

La dieta ‘fast’ da un giorno per rimediare ai bagordi natalizi

Se i bagordi dei festeggiamenti pre-natalizi e delle tavolate del 24 e 25 dicembre si riflettono subito sulla bilancia, aggiungendo uno o due chili al nostro peso abituale, a Santo Stefano possiamo provare a rimediare con una dieta fast di una giornata a base di frutta.

“I prodotti da scegliere in questo periodo sono essenzialmente due. In primis le mele, ricchissime di fibre idrosolubili. E poi i kiwi, che hanno poche calorie, molto meno delle arance ad esempio. Possiamo mangiare anche un chilo di questi frutti il 26 dicembre, senza aggiungere altri alimenti. Avremo un senso di sazietà, un’elevata diuresi per la presenza di potassio e faremo scorta di una grande quantità di vitamina C, utile a protegge da raffreddori e malattie virali di stagione”.

Per chi non tollera l’acidità della frutta, “può essere utile scegliere un frutto esotico, la papaya, che ha un elevato potere di ‘tampone’ dei succhi gastrici. Ormai si trova facilmente anche nei supermercati ed ha un apporto di zucchero piuttosto basso”, conclude il nutrizionista.

Conclusioni

Le mele e le tisane a base di malva e karkadè possono essere dei validi alleati per limitare le porzioni e le tentazioni durante le abbuffate natalizie. Mangiare una mela prima dei pasti può aiutare a ridurre la fame e a controllare la quantità di cibo consumato. Le tisane a base di malva e karkadè, ricche di mucillagini, possono spezzare la fame e favorire la diuresi, aiutando a sgonfiarsi. Inoltre, durante le festività, è possibile rimediare ai bagordi con una dieta ‘fast’ di un giorno a base di mele e kiwi, che sono ricchi di fibre e vitamina C. Chi non tollera l’acidità della frutta può optare per la papaya, che ha un elevato potere di ‘tampone’ dei succhi gastrici. Ricordiamoci che essere troppo punitivi a tavola non è necessario e che qualche esagerazione durante le festività è normale. L’importante è bilanciare i pasti e concedersi qualche piccolo trucco per limitare gli eccessi.

Redazione

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