Naufragio a Porticello: riprese le ricerche per i sei dispersi del veliero britannico

Le operazioni di ricerca e recupero dei dispersi nel naufragio del veliero britannico Bayesian, avvenuto a Porticello, Palermo, proseguono senza sosta. La tragica vicenda, che ha visto l’imbarcazione affondare a causa di una violenta tromba d’aria, ha portato alla dispersione di sei persone, tra cui noti uomini d’affari. Le autorità sono intensamente impegnate per comprendere le cause del naufragio e individuare eventuali altre vittime.

Dettagli del naufragio

Il contesto del tragico evento

Il naufragio del veliero Bayesian si è verificato nelle prime ore del mattino di ieri, quando una tromba d’aria ha colto di sorpresa l’imbarcazione. Da un primo esame dei fatti, l’evento atmosferico estremo ha causato un’improvvisa perdita di controllo, portando il veliero a capovolgersi e affondare rapidamente. La tragedia ha coinvolto diversi membri dell’equipaggio e alcuni passeggeri, generando un forte senso di apprensione tra le famiglie e l’opinione pubblica.

Nel gruppo dei dispersi figurano nomi noti come Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International, e il tycoon Mike Lynch, fondatore della Autonomy. Accanto a loro, risultano mancanti anche la giovane figlia di Lynch, Hannah, e il legale della famiglia, Chris Morvillo, unitamente a Nada Morvillo. La loro scomparsa ha attratto l’attenzione dei media, evidenziando l’importanza della vicenda anche a livello internazionale.

Le operazioni di ricerca

Le immersioni degli speleosub dei Vigili del fuoco sono riprese questa mattina, con l’obiettivo di esaminare il relitto nella sua interezza. Nella giornata di ieri, i sommozzatori sono riusciti ad accedere al ponte di comando del veliero, ma ostacoli costituiti da suppellettili affondati hanno impedito ulteriori avanzamenti. I Vigili del fuoco hanno evidenziato le estrema difficoltà delle operazioni a quelle profondità, che raggiungono i 49 metri, situati a mezzo miglio dalla costa di Porticello.

Attualmente, le ricerche si concentrano sulla possibilità di rinvenire ulteriori corpi e indizi che possano chiarire le circostanze del naufragio. La presenza di detriti all’interno dell’imbarcazione rende complicato il lavoro dei sommozzatori, costretti a procedere con molta cautela per garantire la propria sicurezza durante le operazioni.

Le vittime riconosciute e le indagini in corso

Il recupero del corpo del cuoco

Fino a questo momento, è stato rinvenuto il corpo dell’unica vittima identificata, il cuoco di bordo, di origine canadese ma in possesso di un passaporto dell’Antigua. Il riconoscimento è stato effettuato dai membri superstiti dell’equipaggio, evidenziando un momento di grande dolore e tristezza per tutti coloro coinvolti. Il recupero della salma è avvenuto grazie all’intervento dei sommozzatori, che hanno operato con grande professionalità in un contesto complesso.

Le autorità locali hanno avviato un’indagine approfondita per accertare la dinamica dell’incidente, con la Procura di Termini Imerese che ha aperto un fascicolo. Le indagini sono condotte dalla Guardia costiera di Porticello, che sta raccogliendo testimonianze e analizzando i dati raccolti durante le operazioni di soccorso.

Il soccorso dei superstiti

Un aspetto positivo in questa drammatica situazione è stato il salvataggio di quindici superstiti, aiutati da diportisti di un’imbarcazione vicina. Questi ultimi, dopo aver prestato assistenza immediata, hanno trasferito i naufraghi ai militari della Guardia costiera, che li hanno portati in salvo. Questo gesto di solidarietà ha rappresentato una luce in mezzo alla tragedia, mostrando come l’umanità possa unirsi nei momenti di difficoltà.

Le operazioni di ricerca e recupero rimangono in corso, e l’intera comunità è attenta a sviluppi futuri su questa svolta di eventi tragici che ha colpito la zona di Porticello e l’intero Paese.