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Naufragio della nave Bayesian: chiarimenti dell’ex comandante Stephen Edwards sulle cause

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Il naufragio del veliero Bayesian, avvenuto al largo della Sicilia, ha suscitato un’ondata di interesse e preoccupazioni riguardo alle sue reali condizioni prima dell’incidente. Stephen Edwards, ex comandante della nave, ha fornito un’analisi approfondita sulla situazione dell’imbarcazione, sottolineando la solidità strutturale e le difficoltà operative che avrebbero potuto condurre al disastro. Questo articolo esamina le sue dichiarazioni e le caratteristiche del veliero.

La sicurezza del veliero: le dichiarazioni di Edwards

Circostanze del naufragio

In una lettera pubblicata su LinkedIn, Stephen Edwards ha risposto alle numerose richieste di informazione sul naufragio del Bayesian, avvenuto una settimana fa. L’ex comandante ha chiarito che il portellone sul lato sinistro della nave “al 100% non era aperto” durante la tempesta, enfatizzando che, per quanto ne sa, l’imbarcazione era “solida e idonea alla navigazione” e ben mantenuta. Edwards fa notare che lo sbandamento dell’imbarcazione oltre i 45 gradi, normali operazioni di navigazione, potrebbe aver causato infiltrazioni d’acqua e conseguenti danni se non gestito adeguatamente.

In merito alle eventuali speculazioni sul naufragio, Edwards si è dichiarato consapevole della necessità di attenersi a fatti concreti. Ha evidenziato che “solo coloro che erano a bordo quel giorno possono conoscere la verità sull’accaduto.

Dettagli tecnici sulla progettazione

Edwards condivide anche informazioni dettagliate sulla progettazione del veliero, partendo dall’altezza dell’albero maestro, che raggiunge i 75 metri. Questa caratteristica richiese il lavoro attento degli ingegneri della Perini, i quali incorporarono 30 tonnellate di zavorra in piombo in più rispetto alle navi gemelle. Tale zavorra è cruciale per stabilizzare la nave, contrastando il maggiore sfruttamento delle forze di navigazione.

L’ex comandante sottolinea come il sistema di zavorra fosse composto da una scatola rettangolare contenente probabilmente 200 tonnellate di piombo, così come una chiglia mobile del peso di circa 60 tonnellate. Quest’ultima svolge il compito di aumentarne la stabilità, riducendo il rischio di scivolamento laterale.

L’importanza della stabilità è evidenziata mediante il “Libro informativo sulla stabilità“, che ogni yacht, incluso il Bayesian, deve avere. Questo documento, approvato dallo Stato di bandiera dell’imbarcazione, definisce i limiti operativi e le caratteristiche di raddrizzamento. Edwards enfatizza che tali limitazioni devono sempre essere rispettate dagli equipaggi.

L’integrità strutturale del Bayesian

Caratteristiche costruttive

L’ex comandante fornisce ulteriori dettagli sull’integrità strutturale del Bayesian, indicando che l’imbarcazione aveva una sola apertura a guscio sul lato sinistro a poppa. Questa apertura, essendo molto vicina alla linea di galleggiamento e non avendo finestre apribili, era utilizzata raramente; la sua progettazione richiedeva condizioni di mare calmo per essere operata.

In aggiunta, i portelli di accesso erano situati sulla linea centrale della nave, riducendo il rischio di allagamento. Edwards specifica come tali aperture avrebbero dovuto trovarsi in condizioni di sbandamento estremo per compromettere la sicurezza della nave.

Nonostante l’imbarcazione fosse progettata con attenzione per garantire una navigazione sicura, Edwards avverte che una sbandata eccessiva anche di soli 45 gradi potrebbe generare infiltrazioni d’acqua. Le condizioni meteorologiche avverse, osserva, possono rapidamente aggravarsi e avere effetti devastanti, lasciando l’equipaggio con poco tempo per reagire.

Verso una maggiore comprensione

La narrativa di Edwards non solo fornisce un quadro più chiaro della sicurezza e progettazione del Bayesian, ma invita anche a riflettere su come situazioni inaspettate possano mettere a rischio anche le imbarcazioni meglio progettate. Gli investigatori, come suggerisce Edwards, dovranno analizzare attentamente le circostanze per comprendere le cause del naufragio e se le limitazioni operative siano state violate.

Il dramma della nave Bayesian continua a destare interesse e ansia; i dettagli forniti dall’ex comandante offrono un’importante opportunità per approfondire le questioni legate alla sicurezza nella navigazione in acque aperte.

Luisa Pizzardi

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