Operazione antimafia a Torre del Greco: sette arresti per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione - Occhioche.it
Dalle prime ore del mattino, i carabinieri della compagnia di Torre del Greco, in provincia di Napoli, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. ‘operazione, che ha portato all’arresto di sette persone, è diretta contro presunti esponenti dei clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino, ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso.
‘operazione antimafia in corso a Torre del Greco ha portato all’emissione di sette provvedimenti cautelari, di cui sei in carcere e uno ai domiciliari, a carico di altrettante persone ritenute gravemente indiziate di gravi reati. Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno permesso di far luce su un presunto scambio elettorale politico-mafioso e su un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, nonché sulla detenzione e il porto in luogo pubblico di armi.
Le persone arrestate sono ritenute vicine ai clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino, due organizzazioni criminali radicate sul territorio di Torre del Greco e dintorni. Secondo le indagini, gli indagati avrebbero agito con il metodo mafioso, avvalendosi della forza di intimidazione delle cosche e della loro capacità di infiltrazione nel tessuto sociale ed economico della zona.
Lo scambio elettorale politico-mafioso è un reato previsto dall’articolo 416-ter del codice penale, che punisce chi promette o concede voti in cambio di denaro o altre utilità, o chi li accetta, in occasione di elezioni politiche, europee o regionali. Secondo le indagini, gli indagati avrebbero messo in atto un sistema di scambio di voti in favore di candidati compiacenti, al fine di ottenere vantaggi e protezione per i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino.
‘associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale è un reato previsto dall’articolo 416 del codice penale, che punisce chi si associa con altri per commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, tra cui la corruzione elettorale. Secondo le indagini, gli indagati avrebbero costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, al fine di condizionare il voto degli elettori e orientare le scelte politiche in favore degli interessi dei clan.
La detenzione e il porto in luogo pubblico di armi sono reati previsti dagli articoli 70 e 699 del codice penale, che puniscono rispettivamente chi detiene abusivamente armi da fuoco e chi le porta con sé in luogo pubblico senza giustificato motivo. Secondo le indagini, gli indagati avrebbero detenuto e portato in luogo pubblico armi da fuoco, al fine di intimidire gli avversari politici e i cittadini che non si piegavano alle loro richieste.
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