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“Pare che dorme…”: Spelacchio diventa un libro
Risale a pochi giorni fa la festa di addio a uno degli abeti più fotografati e chiacchierati degli ultimi anni e i romani già ne sentono la mancanza. Ma niente paura: dal prossimo 20 gennaio Spelacchio sarà anche il protagonista di un libro ironico e divertente che svelerà tutti i retroscena di questo fenomeno social e sociale. Si tratta di “Pare che dorme… L’iperbolica parabole di Spelacchio, l’abete più sfigato di Roma” di Easterino Alice, dei Merangoli Editrice.
Spelacchio, infatti, non è solo un abete, anzi, l’abete più sfigato di Roma, ma anche e forse soprattutto, un caso di costume. Attorno a esso si sono concentrate chiacchiere, prese in giro, polemiche, ma anche tanta ironia, grazie anche allo spirito colmo di sarcasmo e scaramanzia tipico dei romani. Da autentico VIP Spelacchio ha imperversato nella rete accumulando like e tweet, come una vera e propria star.
Nel testo Spelacchio, alla maniera di Pasquino, parla in prima persona, illustrando e raccontando i bigliettini, i disegni e i pensieri che gli sono stati affidati, in rima o in prosa, in italiano, in romanesco e nelle più svariate lingue del mondo. Infatti, come per la nota Statua parlante, così per Spelacchio nottetempo la siepe ai suoi piedi ogni giorno è stata ricoperta di qualunque tipo di messaggio e oggetto, ma guarda caso la mattina successiva, come allora, tutti gli scritti venivano eliminati “per far pulizia”.
Come un Pasquino moderno, così Spelacchio risveglia l’ironia surreale, affettuosa, ma pur sempre irriverente del pubblico romano che gli rende omaggio come fosse l’ottavo re di Roma che cinto d’alloro – non sulla sommità, ma ai piedi – languido e mesto “Pare che dorme…”.
Per questo spirito d’innovazione Spelacchio, oltre che un nuovo Pasquino ed un fenomeno social a livello mondiale, è ora diventato addirittura un libro, per la dei Merangoli Editrice, curato da Easterino Alive, misterioso nickname di un autore che ha raccolto parole, post, fotografie su Spelacchio e sul suo singolare fenomeno comunicativo.
Il testo si compone di tre i capitoli: “Sympathy for Spelacchio” che raccoglie foto dei biglietti e dei messaggi lasciati a Spelacchio in queste settimane; “Spelacchio’s Social”, con le istantanee dei post social su Spelacchio e “My Spelacchio”, con le foto di altri Spelacchi in giro per il mondo, per non farlo sentire troppo solo.
Un libro divertente, irriverente, con un retrogusto amaro. Un po’ come #Spelacchio.