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Perinetti: il calcio come distrazione dai lutti insopportabili

Il calcio come terapia per affrontare i lutti insopportabili

Intervistato dal Corriere dello Sport, il direttore sportivo Giorgio Perinetti ha condiviso le sue emozioni riguardo al grave lutto che ha recentemente colpito la sua famiglia. La morte della moglie Daniela e, più di recente, della figlia Manuela hanno rappresentato momenti estremamente difficili per lui. Tuttavia, Perinetti ha sottolineato come il calcio abbia svolto un ruolo fondamentale nel suo percorso di guarigione.

Perinetti ha ammesso che il calcio è stato una vera e propria terapia per lui, aiutandolo a superare non solo le difficoltà adolescenziali, ma anche le tragedie personali che ha dovuto affrontare. Ha affermato: “Il calcio mi ha permesso di superare crisi adolescenziali e mi ha dato la vita che sognavo. I lutti atroci che mi hanno colpito sono affrontabili con forza d’animo e con la distrazione di un lavoro che ti spinge sempre a competere per sopravvivere“.

La forza d’animo e la competizione come strumenti di sopravvivenza

Perinetti ha sottolineato l’importanza della forza d’animo nel superare le tragedie personali. Ha ammesso che, nonostante il dolore insopportabile, è riuscito a trovare la forza di andare avanti grazie alla sua determinazione interiore. Il calcio, con la sua natura competitiva, gli ha fornito una distrazione necessaria per affrontare il lutto.

Il direttore sportivo ha spiegato che la competizione nel calcio lo ha spinto a dare il massimo di sé stesso, a lottare per raggiungere gli obiettivi e a concentrarsi sul presente. Questo gli ha permesso di mettere da parte, almeno temporaneamente, il dolore e la tristezza che lo accompagnavano.

Il calcio come rifugio e passione

Perinetti ha anche sottolineato come il calcio sia stato il suo rifugio e la sua passione fin da giovane. Ha affermato: “Il calcio mi ha dato la vita che sognavo“. Questo sport gli ha offerto una via di fuga dai momenti difficili, permettendogli di concentrarsi su qualcosa di positivo e gratificante.

La passione per il calcio ha rappresentato un’ancora di salvezza per Perinetti, che ha trovato nel suo lavoro nel mondo dello sport una motivazione per andare avanti nonostante le avversità. Il calcio gli ha offerto una struttura e una routine che lo hanno aiutato a superare i momenti più bui della sua vita.

In conclusione, l’intervista a Giorgio Perinetti ha evidenziato come il calcio possa svolgere un ruolo importante nella guarigione da lutti insopportabili. La forza d’animo, la competizione e la passione per questo sport hanno permesso a Perinetti di affrontare le tragedie personali e di trovare la forza di andare avanti. Il calcio si è rivelato un rifugio e una terapia che gli ha consentito di superare le difficoltà e di concentrarsi su qualcosa di positivo nella sua vita.

Redazione

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