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Picco influenzale superato a dicembre: dichiarazioni di Lopalco

Influenza 2023-2024: il picco di incidenza si è registrato nell’ultima settimana dell’anno

Secondo il docente di Igiene all’università del Salento, Pier Luigi Lopalco, il picco di incidenza dell’influenza 2023-2024 si è verificato nell’ultima settimana dell’anno appena passato. Contrariamente a quanto si possa pensare, Lopalco afferma che “il peggio deve ancora venire” è un’affermazione errata. La fase calante della curva è ciò che ci aspetta, il che significa che registreremo più o meno la seconda metà dei casi dell’intera epidemia. Nonostante ciò, Lopalco ammette che le previsioni potrebbero essere smentite dagli imprevisti, ma basandosi sull’andamento degli anni precedenti, le sue parole sembrano essere ben fondate.

L’influenza suina non è tale, la maggior parte dei casi è causata dal ceppo A H1N1

Nonostante il termine “influenza suina” sia stato utilizzato dai media, Lopalco sottolinea che non è corretto. La maggior parte dei casi di influenza sono causati dal ceppo A H1N1, che è di origine umana. L’H1N1 è emerso nel 2009, durante l’ultima pandemia influenzale, ed è stato erroneamente chiamato “suina” poiché si pensava provenisse dagli allevamenti di maiali in Messico e negli Stati Uniti meridionali. Tuttavia, il virus contiene porzioni di virus di origine suina, aviaria e umana, ma il ceppo risultante è di origine umana.

Campagna vaccinale contro l’influenza: una modesta adesione e una sottovalutazione da parte del ministero e delle Regioni

L’anno scorso è stata registrata una modesta adesione alla campagna vaccinale contro l’influenza, e sia il Ministero della Salute che le Regioni sono stati colpevoli di sottovalutare questo aspetto e di non prendere alcuna azione correttiva. Secondo Lopalco, le stagioni influenzali intense non sono una novità, e questa in particolare era attesa a causa della bassa circolazione dei virus influenzali durante gli anni della pandemia da Covid-19. Lopalco critica il fatto che non sia stata avviata una campagna vaccinale adeguata in anticipo e che le “pezze” tardive, come gli Open day vaccinali, non siano state sufficienti per affrontare l’epidemia.

In conclusione, l’influenza 2023-2024 ha raggiunto il suo picco di incidenza nell’ultima settimana dell’anno passato. Nonostante il termine “influenza suina” sia stato utilizzato, la maggior parte dei casi è causata dal ceppo A H1N1, che è di origine umana. La campagna vaccinale contro l’influenza ha registrato una modesta adesione, e sia il Ministero della Salute che le Regioni sono stati criticati per aver sottovalutato l’importanza di questa misura preventiva.

Redazione

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