Pinelli: il Csm accusato di tradire il mandato, smentite le voci

Il vicepresidente del CSM, Fabio Pinelli, chiarisce le sue dichiarazioni

Il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), Fabio Pinelli, ha voluto fare delle precisazioni riguardo alle sue dichiarazioni di oggi. Pinelli ha sottolineato che non ha mai affermato che il Consiglio abbia tradito il proprio mandato costituzionale, come alcuni commentatori hanno ipotizzato. Ha invece riconosciuto le difficoltà che la scorsa consiliatura ha affrontato a causa di interferenze esterne, che hanno portato alle dimissioni di cinque consiglieri in carica.

Le difficoltà della scorsa consiliatura

Pinelli ha sottolineato che le vicende che hanno coinvolto il CSM nella scorsa consiliatura hanno determinato un rallentamento nell’attività dell’organo. Tuttavia, ha precisato di non aver mai condiviso l’ipotesi di scioglimento del Consiglio, come alcuni commentatori hanno ipotizzato. Inoltre, ha specificato di non aver fatto alcun riferimento al vicepresidente dell’epoca durante la sua conferenza stampa.

Il ruolo del CSM nell’espressione dei pareri su disegni di legge

Pinelli ha anche affrontato la questione dell’espressione dei pareri del CSM su disegni di legge. Ha chiarito di non aver affermato che il Consiglio non abbia operato correttamente in passato. Tuttavia, ha sottolineato che il CSM non può interferire con le scelte di politica legislativa, che spettano alle istituzioni rappresentative della sovranità popolare. Il ruolo del Consiglio è invece quello di pronunciarsi sulle ricadute di tali scelte sul funzionamento degli uffici giudiziari.

In conclusione, il vicepresidente del CSM, Fabio Pinelli, ha voluto chiarire le sue dichiarazioni, sottolineando che non ha mai affermato che il Consiglio abbia tradito il proprio mandato costituzionale. Ha riconosciuto le difficoltà della scorsa consiliatura e ha ribadito il ruolo del CSM nell’espressione dei pareri su disegni di legge.