Polemiche sulla data del concorso per dirigenti scolastici: il 23 maggio è sacro per la memoria civile dell'Italia - Occhioche.it
Prima parte: La scelta della data e le reazioni
La data del concorso per dirigenti scolastici coincide con l’anniversario della strage di Capaci
Il Ministero dell’Istruzione ha deciso di fissare la fase preselettiva del concorso per dirigenti scolastici il 23 maggio, giorno in cui si commemora la strage di Capaci. Questa scelta ha generato polemiche e richieste di rinvio, in quanto coincide con l’anniversario della morte di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone e sorella di Giovanni, si è espressa contrariamente alla decisione, sostenuta da molte altre voci autorevoli del mondo della scuola e della politica.
“Torni sui propri passi e sposti la data per il concorso per dirigenti scolastici: il 23 maggio è sacro per la memoria civile dell’Italia”
Maria Falcone ha critico la scelta del Ministero, definendola un’imperdonabile leggerezza e ribadendo che il 23 maggio rappresenta un giorno sacro per la memoria civile dell’Italia. Ha sottolineato il diritto dei docenti di poter seguire le proprie emozioni e il proprio cuore in questa giornata così significativa.
La Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, si è unita alla richiesta di rinvio del concorso, chiedendo al Ministero di considerare uno spostamento della data delle prove. ‘azione del Ministero ha generato uno divario culturale tra l’istituzione, le scuole e la società, sollecitando la speranza di un ripensamento immediato da parte dei rappresentanti ministeriali.
Seconda parte: Le ragioni del rinvio e le possibili soluzioni
La richiesta di rinvio del concorso è motivata dalla necessità di onorare e ricordare le vittime della mafia, soprattutto Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, caduti il 23 maggio 1992 a Capaci. Questa data rappresenta un simbolo per la lotta alla mafia e la memoria civile del Paese, e non dovrebbe essere impiegata per altre attività, specialmente se coinvolgono il mondo della scuola, responsabile di educare sul rispetto della legalità.
Scegliere una data diversa per il concorso per dirigenti scolastici potrebbe evitare controversie e garantire a tutti i docenti la possibilità di partecipare senza compromettere il rispetto della memoria delle vittime della mafia. Questo consentirebbe di evitare tensioni e assicurare un ambiente più consono al ricordo e all’onorare delle vittime.
Per prevenire crisi culturali come quella attuale, è necessario promuovere un dialogo più stretto tra il Ministero dell’Istruzione, le istituzioni scolastiche e la società civile. Solo attraverso una maggiore trasparenza e coinvolgimento nelle decisioni riguardanti il settore educativo sarà possibile evitare errori e consolidare un futuro più promettente per le nuove generazioni.
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